Cronaca locale

L’erede del "Ciao"? Elettrico per battere lo smog

Presentato il nuovo motorino a emissioni zero, pensato per girare in città. Per caricarlo basta una presa

Ve lo ricordate il «ciao» della Piaggio, o il «gulp» della Garelli, alias i ciclomotori più popolari tra gli anni ’60 e ’70? Bene, quarant’anni dopo, potrebbero avere un erede. Ovviamente, al passo con i tempi «ecologici», quindi, elettrico. Rispetto ai suoi mitici predecessori, però, avrà gli occhi a mandorla: è infatti la giapponese Yamaha a mettere in campo il «due ruote», dalla sigla un po’ sibillina «EC-03», «battezzato» dal produttore nipponico «Un nuovo modo di muoversi in città». La presentazione ufficiale dell’agile moto è avvenuta nei giorni scorsi proprio a Milano, considerato l’ambiente ideale di utilizzo, in contemporanea con altre città europee, da Parigi ad Amburgo.
In effetti, l’EC-03 sembra avere le caratteristiche giuste per aprire la strada - è il caso di dire - a un nuovo capitolo della mobilità. Leggero (56 kg) compatto (e lungo poco più di 1,5 metri), potente quanto basta (motore elettrico da 1,4 kw), con una coppia notevole (9,6 Nm) che consente accelerazioni brucianti, e una velocità che gli permette di raggiungere, a seconda delle modalità di utilizzo, i 30 o i 45 km/h, dal punto di vista normativo è equiparato a un normale ciclomotore. Il tutto senza scarichi ed emissioni inquinanti. Non male nemmeno l’autonomia: 46 km alla velocità costante di 30 km/h che, per girare in città, sembrerebbero sufficienti. Caricare la batteria al litio (la tecnologia più avanzata oggi in commercio; durata massima 8 anni) è facilissimo: si attacca una normale spina a una presa elettrica per 7 ore, per ottenere la ricarica completa, ma ne bastano poco più di due per arrivare al 50%.
L’unico handicap - per la verità non da poco, vista la carenza pressoché totale di infrastrutture (leggi colonnine) in città come nel resto del Paese - è che, se si vuole ricaricare in sicurezza la batteria fissa, bisogna disporre di un box. Il costo è di 2.390 euro. Per averlo, non c’è nemmeno da aspettare: l’EC-03 è già disponibile dai concessionari Yamaha, e lo si può già prenotare su Internet al portale della Casa giapponese www.yamaha-motor.it. Sarà un successo paragonabile a quello dei suoi illustri predecessori? Difficile a dirsi, e in Yamaha si guardano bene dallo sbilanciarsi.

Insomma: l’EC-03 avrà il merito di essere un «avanguardista», avendo aperto, di fatto, la porta sul futuro della mobilità individuale in città.

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