L’eroismo di Quattrocchi blocca An

L’eroismo di Quattrocchi blocca An

Gli applausi più scroscianti non sono per Gianfranco Fini, alla conferenza programmatica nazionale di An. A fermare i lavori, a far alzare tutti in piedi è Fabrizio Quattrocchi. Il video della barbara esecuzione da parte dei terroristi, le parole da «eroe» della guardia del corpo genovese che sfida il fanatismo dicendo di mostrare «come muore un italiano», commuovono tutti e uniscono le correnti del partito. Non c’è un solo delegato seduto, mentre Ignazio La Russa, presidente dei deputati di An, chiede «rispettosamente a Carlo Azeglio Ciampi una medaglia d’oro alla memoria di Fabrizio Quattrocchi». E soprattutto non dimentica la brutta figura e il «comportamento vigliacco» del consiglio comunale di Genova che «non ha avuto il coraggio di dedicare una strada a Quattrocchi, mentre non ci sono stati problemi per un cippo a Giuliani, che certamente non era più eroe di tanti altri».
La Russa non ha neppure rinunciato a demolire, seppur indirettamente, le obiezioni sollevate da Tursi e da quanti non sono d’accordo al riconoscimento del valore del genovese ucciso in Irak: «Da ragazzi ci hanno insegnato che Silvio Pellico con “Le mie prigioni” causò all'Austria più danni di una guerra perduta. Ecco, questa frase di Quattrocchi ha causato al terrorismo più danni di quanti mai gliene potrebbero causare diecimila arresti o diecimila campagne di formazione. Grazie, Fabrizio».
Ma per un Comune di Genova messo alla berlina in tutta Italia, ci sono altre amministrazioni liguri che si stanno muovendo. Dopo il ponte che Brugnato dedicherà a Fabrizio Quattrocchi, anche Pietra Ligure potrebbe trovare uno spazio pubblico per ricordare il bodyguard. L’iniziativa parte da Giuseppe Josi, consigliere di «Pietra Viva», che ha scritto al sindaco Luigi De Vincenzi per rivolgergli «una calda istanza perché si voglia ricordare in modo adeguato Fabrizio Quattrocchi: è stata una persona che nel momento supremo ha dimostrato una straordinaria dignità e ha tenuto un comportamento di cui la stragrande maggioranza degli italiani si è sentita fiera». Una motivazione in teoria più che sufficiente a trovare uno spazio da intitolargli. La proposta tra l’altro arriva da una persona che non può certo essere tacciata di avere simpatie di estrema destra, visto che, vecchia anima socialista, è stato per il partito del garofano, anche assessore comunale a Genova.

«Ho scritto una lettera al sindaco per evitare atti formali che possano provocare irrigidimenti - osserva Josi -. La mia vuole essere un’idea da condividere al di là di qualsiasi schieramento o ideologia. Quattrocchi ha espresso un pensiero nobile per tutti gli italiani, non per una parte di loro».

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