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L’estate di Ferrè è jazz Moschino gioca con righe e quadretti

Lo stile è un linguaggio che appartiene a se stessi, come il gruppo sanguigno. Per questo è importante che i designer lancino messaggi convincenti e perché no, educativi. Un lavoro difficile che deve impegnare tutti. Da alcune stagioni Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi sono stati chiamati a tradurre in moda contemporanea il linguaggio estetico estremamente elegante di Gianfranco Ferrè. Così nella collezione andata in scena ieri si è avvertito un progressivo guadagno sul piano delle lavorazioni e della ricerca dei materiali.
Il pitone iperleggero, delavato e marmorizzato, intrecciato a formare un gioco di bassorilievi ha reso speciali abiti e spolverini; la duchesse «scuba» di seta poliestere è apparsa perfetta nel nuovo tailleur rosa intenso con giacca smoking e gonna corta. La plissettatura fittissima della pelle ha mosso piccoli abiti neri mentre quella spumeggiante ha dato sinuosità a lunghi abiti immacolati. Il jazz e la luce di personaggi come Louis Armstrong e Ella Fitzgerald ammirati dagli stilisti in un volume dell'archivio Ferré, sono serviti per illuminare con colori squillanti canotte, bluse e gonne da sera tempestate di micro paillettes e la nuova it-bag chiamata Crystal-Eye.
Iconica, spiritosa e piena d'intensità grafica la collezione Moschino disegnata con mano felice da Rossella Jardini ha reso l'immagine dell'estate fresca e gioiosa con bolli, righe, quadretti Vichy e fiori tridimensionali mescolati in una bella fusione di bianchi, rossi e blu. Un gioco che delizia le donne ironiche e di forte personalità: il metro dei sarti diventa passamaneria, i ditali sono simpatiche borchie per rifinire gli orli del chiodo, le forbici si trasformano in gigli di Firenze e in preziosi alamari sulle giacche. L'ironia è filo conduttore anche di Blugirl, collezione dedicata alle giovani fanciulle desiderose di esplorare colori speciali come il fragola, il verde acqua e il pervinca. «Leggerezza, femminilità e seduzione sono le parole d'ordine della prossima stagione» diceva Anna Molinari prima di far sfilare il fresco romanticismo di sete a micro e macro pois, bellissimi caban in faille di cotone illuminati da ricami di paillettes e una serie di deliziosi abiti e caftani in seta con stampe impressioniste.
Il gusto delle giovani ragazze, del resto, va educato con convinzione e determinazione, prima che sia troppo tardi. «Alla festa di Sophia Coppola a Venezia ho notato tante ragazze indulgere nel cattivo gusto», diceva ieri Ennio Capasa prima di far sfilare in piazza Duomo la sua collezione C'N'C'. Convinto che lo chic vada recuperato evitando la volgarità e la noia, lo stilista ha disegnato una collezione «anti-veline» con assenza di nero, colore definito adulto, e profusione di toni naturali.

Pezzi sexy ma chic perfetti per ragazze che vogliono vestirsi bene: giacche senza maniche e senza colli anche in pelle color cuoio, pantaloni fluidi, vestiti con profonde scollature che mettono in risalto il décolleté senza eccessi e, per la sera, poetici abiti lunghi.

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