L’estremo oriente è vicino soprattutto se è gratis

(...) Carlo Felice che ha invitato come ospiti non paganti quattro testate giornalistiche al viaggio in Cina in cui presenterà una propria produzione. Iniziativa questa che gode anche di fondi ministeriali. Il Sovrintendente del Carlo Felice è libero di invitare chi crede alle iniziative del Teatro, ma i giornalisti, i loro responsabili ed editori non dovrebbero accettare questo tipo di omaggi. Ci fa quindi piacere scoprire che, grazie anche all’aiuto ministeriale, il Carlo Felice ha superato i problemi che lo hanno caratterizzato in questi mesi e che sono stati al centro di decine di servizi dei media: al punto di potersi permettere anche la spesa del viaggio omaggio ad alcuni giornalisti. Invitiamo, e lo faremo formalmente, le istituzioni deputate al controllo delle spese e dei bilanci di «strutture» che godono anche di finanziamenti pubblici, a verificare la correttezza di questa iniziativa mantenendo uguale attenzione su un più generale censurabile malcostume, che a volte sfugge a ogni possibile denuncia anche per il complice silenzio dei colleghi coinvolti.

Analoga segnalazione verrà inoltrata all’ordine dei giornalisti per le iniziative e le valutazioni di competenza. Il giornalista è come la moglie di Cesare: non solo deve essere onesto e inattaccabile, ma deve anche apparirlo. Questo è il nostro pensiero.
*Presidente Associazione Ligure dei Giornalisti

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