L’Eur vuole diventare il quartiere dei congressi

Si è tenuta ieri nel Palazzo dell’Arte Antica all’Eur la prima riunione del comitato promotore del «Roma Business District» alla presenza dei vertici di Eur Spa, il presidente Paolo Cuccia e l’amministratore delegato Mauro Miccio, accanto al presidente di Italcongressi Massimo Fabio, promotori del distretto congressuale. L’iniziativa, è stato spiegato durante l’incontro, ha sancito l’avvio delle attività di quello che si candida a diventare un polo industriale e congressuale, tra i più importanti d’Europa, in grado di garantire un’offerta integrata di qualità e competitività a livello internazionale nel settore del «meeting industry». Un progetto ambizioso, dunque, che svolgerà un’efficace attività a sostegno del turismo, primo comparto industriale del nostro Paese, che vede nella congressualità la parte più debole per la mancanza di strutture adeguate. L’obiettivo del «Roma Business District» è quello di produrre lavoro di squadra e politiche comuni tra i vari soggetti coinvolti, non solo in ambito di promozione del territorio, ma anche in quello della gestione, della qualità dei servizi e della cura del cliente. Il quartiere Eur, infatti, grazie alla sua vicinanza al centro storico della capitale e agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, come sede tra l’altro di importanti organismi istituzionali, ha tutti i requisiti necessari per ospitare il «distretto congressuale», che permetterà a Roma e all’Italia di affacciarsi sul mercato internazionale.
Tra le più importanti strutture congressuali a disposizione del «Roma Business District» il Palalottomatica, il Palazzo dei Congressi, lo Spazio Novecento, accanto all’Auditorium del Massimo, l’Auditorium della Tecnica, la Nuova Fiera di Roma e il Salone delle Fontane. In attesa della realizzazione della «Nuvola» di Massimiliano Fuksas, prevista per il secondo semestre del 2010, attualmente il «Roma Business District» può contare su una capacità di 20mila posti a sedere e su un’offerta integrata di servizi a supporto della logistica, della pianificazione, dell’organizzazione di convegni.
«È un fatto positivo - ha detto Cuccia - che oggi all’Eur ci siano 40 soggetti associati e altri 40 in arrivo che vogliano fare del Sud ovest di Roma il punto di riferimento per il turismo italiano, dove si possano recuperare posizioni perse negli anni. Roma non è neanche al trentesimo posto nella congressualità, anche se prima città in Italia. Noi pensiamo che si possa scalare tutta la classifica.

Vienna è saltata al primo posto, noi non vogliamo subito vincere lo scudetto ma abbiamo delle ambizioni, proprio quando sarà pronto il nuovo Centro Congressi, progetto oramai avviato con la posa della prima pietra, e che sarà pronto tra due anni e mezzo».

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