L’evento L’Africa che non ti aspetti tra rap e Modugno

Un palco diviso in due a ricreare il delta di un fiume. In questo abbraccio ideale, il pubblico. Tra prosa, musica e proiezioni, è concepito come un viaggio culturale ed emotivo lo spettacolo «Storie fantastiche dal delta del Niger» di Raffaele Curi, prodotto dalla Fondazione Alda Fendi-Esperimenti, da oggi al 22 aprile all’Antico Mercato del Pesce degli Ebrei al Circo Massimo. In scena, Angelique Kidjo, Lino Capolicchio, Anna Clementi, Fabrizio Traversa e tanti giovani attori al loro debutto. È proprio al domani che guarda la piéce, raccontando, però, per paradosso, l’Africa tra passato e presente, nella «ricostruzione» immaginifica di una giornata sul delta del Niger, dall’alba al tramonto. «Questo - spiega Curi - vuole essere un percorso nell’anima e nella mente dell’Africa. Personalmente, non l’ho mai visitata. Non amo viaggiare perché ritengo si rischi di perdere la capacità di fantasticare. Sono entrato con la fantasia in quei luoghi e ho raccontato l’Africa come culla dell’umanità». Il risultato è un'immagine forte e al contempo poetica che gli stessi attori africani del cast sentono «vicina». Star dello spettacolo, Angelique Kidjo, pluripremiata cantante nata in Benin, che ha saputo imporsi sulla scena internazionale ed è da sempre impegnata in attività benefiche per il suo Paese, anche attraverso la Batonga Foundation, con un progetto internazionale per garantire l'istruzione alle ragazze africane, cui contribuirà pure la Fondazione Alda Fendi. «Di solito - dice la cantante - quando si parla dell’Africa è per notizie tristi. Sono lieta di fare parte di un evento che punta l’attenzione sulla sua bellezza». Kidjo è simbolo di un’Africa vincente, e canterà alcune delle sue canzoni più note.

La «colonna sonora», però, è all’insegna della pluralità di ispirazione e provenienza, spaziando dai Gorillaz a Claudio Villa, dai Platters ai Maputo Drummers. Il messaggio finale è, forse, da ricercare nella doppia versione di «Meraviglioso», dall’originale di Domenico Modugno all’ultima dei Negramaro. Un inno all’amore per la vita e per l’Altro. L’ingresso è gratuito.

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