Politica

L’ex fa girare le sue foto osè Sedicenne si taglia le vene

Le immagini scattate col telefonino sono state diffuse tra i compagni di scuola. E lei per la vergogna ha tentato di togliersi la vita

Silvia Gilioli

da Reggio Emilia

Le sue foto spinte erano finite sui telefonini di amici e compagni di scuola, lei non ha retto alla vergogna e ha tentato il suicidio. Si è ferita con il coltello a un polso, non ha avuto la forza di affondare fino in fondo la lama nelle vene, a quel punto ha telefonato a un’amica che ha avvisato i genitori, intervenuti subito evitando il peggio. Quattro giorni di prognosi per una sedicenne di Guastalla, paese di 15mila abitanti nella Bassa Emiliana, al confine con la provincia di Mantova. Quella ferita non preoccupa, inquietano la storia in sé e la depressione in cui è sprofondata la protagonista. Ci vorrà tempo perché dimentichi, perché ritorni a uscire di casa a testa alta.
Mesi fa nella toilette di un locale, probabilmente un discopub, si era avventurata in atteggiamenti audaci con quello che era il suo ragazzo. Lui l’aveva fotografata e forse aveva pure realizzato un video. Il flirt è finito, come tante storie tra adolescenti, lei nemmeno si ricordava di quelle immagini, comunque mai avrebbe immaginato che venissero girate a qualcun altro. Il sedicenne invece non ha resistito alla tentazione di vantarsi delle performance amatorie della coetanea. Ha mostrato le fotografie a un amico dal suo telefonino, gliele ha inoltrate e così si è prodotta una piccola catena di Sant’Antonio.
All’istituto tecnico commerciale e liceale Russell, di Guastalla, in tanti hanno cominciato a guardare quella ragazza audace della seconda classe in maniera maliziosa. All’inizio lei non ha dato peso a certe battutine, poi ha intuito qualcosa e allora ha affrontato l’argomento con l’ex. E quando ha saputo è scappata via disperata. Fino al gesto estremo.
«La scuola non c’entra - ribatte il preside del Russell, l’architetto Valerio Messori, di Reggio Emilia -, eppure cercheremo di verificare anche noi l’accaduto. Ho incontrato il padre sabato mattina, mi ha rassicurato sulle condizioni della ragazzina. Chiediamo un po’ di riservatezza, occorre fare attenzione al tam tam di certe notizie. Io quel poco che so l’ho detto ai carabinieri».
Ieri i 1.300 alunni del Russell non parlavano d’altro, curiosi d’identificare la protagonista e capire chi avesse diffuso le immagini piccanti. I genitori della ragazza probabilmente sporgeranno denuncia.

Si temeva anche la pubblicazione delle foto su Internet, qualcuno potrebbe averle messe e poi levate, in tutti i casi adesso non si trovano più e già questo dovrebbe confortare la sedicenne.

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