A processo per una bolletta elettrica. La procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio dellex direttore del Sismi Niccolò Pollari e dellex funzionario dello stesso servizio segreto Pio Pompa al termine dellinchiesta sulle presunte irregolarità legate allarchivio riservato scoperto a Roma in via Nazionale. Ma rispetto allipotesi accusatoria di partenza (violazione della privacy e della corrispondenza, detenzione di materiale coperto da segreto di Stato) resta solo laccusa di peculato.
Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Sergio Sottani fondi, risorse umane e mezzi del Sismi sarebbero stati infatti utilizzati per attività non istituzionali, cioè la creazione di un archivio riservato con dossier su 200 magistrati, giornalisti e funzionari dello Stato. «È unaccusa ridicola, banale e soprattutto infondata - ha detto il legale dei due imputati, Titta Madia - lo dimostreremo a giudizio». Il magistrato ha inoltre chiesto per i due larchiviazione per altri reati come calunnia e diffamazione.
Il presunto archivio riservato venne individuato nel luglio del 2006 nel corso dellinchiesta condotta dalla procura di Milano sul sequestro di Abu Omar, limam di Milano rapito il 17 febbraio del 2003 da 22 agenti della Cia guidati da Robert Seldon Lady: gli 007 americani sono stati condannati a pene comprese tra i 5 e gli 8 anni. Anche Pompa è stato condannato a 3 anni, mentre per Pollari è stato disposto il «non luogo a procedere» nonostante il magistrato milanese Armando Spataro avesse chiesto una condanna a 13 anni di reclusione con laccusa di essere «il regista di un sistema criminale».
Lindagine sul presunto archivio segreto venne prima trasferita a Roma e da qui, nellaprile scorso, a Perugia per la presenza come parti lese di alcuni magistrati romani, che secondo lipotesi accusatoria vennero spiati e pedinati. La procura del capoluogo umbro è infatti competente a occuparsi di tutti fascicoli nei quali sono coinvolti i loro colleghi magistrati della capitale.
A Pollari e Pompa il pm Sottani ha contestato, oltre al peculato, il reato previsto dallarticolo 260 del codice penale (introduzione clandestina in luoghi militari e possesso ingiustificato di mezzi di spionaggio).
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