da Genova
Accanto a titoli come La camionista e La motociclista, sullo scaffale dellappassionato di film erotici potrebbe benissimo far mostra di sé Linfermiera. Un classico, verrebbe da dire, non fosse per un piccolo particolare. E cioè che mentre nei primi due casi abbiamo citato le più fortunate interpretazioni della pornodiva degli anni Ottanta Eva Orlowsky, nellultimo il nome della protagonista - Luisa Cavinato - è molto meno esotico, anche se il volto è sempre il suo. Soprattutto, non si tratta di finzione cinematografica, e comunque siamo mille miglia lontani dal mondo delleros.
Tutto vero, tutto maledettamente serio. Smessi i panni (se di panni si può parlare) di attrice a luci rosse, abbandonato quel nome darte che riecheggiava proibiti scenari doltrecortina, ora Eva è ridiventata Luisa e ha finalmente realizzato il sogno di tornare a svolgere il lavoro di infermiera che in passato la vedeva varcare tutti i giorni i cancelli dellospedale San Martino di Genova (altro che Varsavia...). Qualche anno da ferrista, quella che passa il bisturi al chirurgo, prima che il re Mida Riccardo Schicchi trasformasse in un dorato sogno erotico quella brillante nurse dalle forme provocanti. Ma tutto finisce e tutto, evidentemente, ricomincia: la prova è che, per Eva-Luisa, ieri è stato il primo giorno di lavoro allospedale di Ovada, provincia di Alessandria talmente bassa da sembrare Liguria. Quasi nove ore in sala operatoria, mica uno scherzo, dalle sette del mattino alle quattro del pomeriggio. Sembrava una specie di trovata pubblicitaria, invece è tutto regolare: la signora ha i titoli per esercitare la professione di infermiera qualificata ed è stata assunta, in base ad una graduatoria, per una sostituzione temporanea. Lo conferma il responsabile sanitario dellAsl, che aggiunge sorridendo di non essersi accorto dellidentità artistica della candidata se non quando glielo hanno fatto notare i suoi collaboratori. Cosa si siano detti i nuovi colleghi della signora Luisa al suo ingresso in ospedale non è dato saperlo. Secondo linteressata, niente scherzi o battutine: «Per carità, lì si lavora, non cè tempo per certe cose: il personale è estremamente professionale. Al massimo qualcuno può essere curioso, ma sempre nei limiti delleducazione». Alluscita lex pornostar ha trovato telecamere e giornalisti, incuriositi dai suoi bizzarri trascorsi. Indimenticabile la sua candidatura nel leggendario Partito dellamore insieme allamica e collega Moana Pozzi alle politiche del 1992, con tanto di sfilata senza veli nel centro di Roma. Una carriera politica proseguita a suo modo nellAlessandrino con le candidature a sindaco di Acqui Terme e di consigliere comunale a Castelnuovo Bormida, dove si trova unaltra curiosa fonte di chiacchiere, ancorché a livello locale: Cascina Orlowski, il ristorante afrodisiaco che lei e il marito gestiscono nelle campagne piemontesi. Per non parlare di una serie di boutade in difesa degli animali, come la provocatoria promessa - mai mantenuta - di aggirarsi nuda nei boschi del circondario per distrarre i cacciatori.
Stavolta, però, sembra che lintenzione di Luisa-non-più-Eva non sia quella di alimentare chiacchiere. Chi la conosce assicura che si è preparata seriamente e che è molto motivata.
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