da Milano
«Abbiamo avuto unaffermazione clamorosa, sfiorato il 10% in vari comuni del Montefeltro, e conquistato i ceti popolari, che la sinistra ha abbandonato al loro destino. Una vittoria strabiliante, in una regione "rossa" fino a ieri». Luca Rodolfo Paolini, 48 anni, avvocato a Fano, segretario regionale della Lega Nord, ex ufficiale della Guardia di Finanza, e vice commissario straordinario dellInpdap, è un fiume in piena. È felice di aver conquistato un seggio alla Camera nella sua regione, le Marche (visto che Bossi certo rinuncerà), ma sembra propenso a optare per il seggio in Toscana, dove è commissario del partito da poco più di un anno. «Devo ancora decidere, valuteremo insieme a Bossi - spiega - ed eventualmente le Marche saranno rappresentate alla Camera dallavvocato torinese Matteo Brigandì, che era terzo in lista. È un penalista, come me, e ha difeso la Lega in vari processi davanti al pm di Verona Papalia». Per adesso, in viaggio per Roma, Paolini si gode la vittoria, particolarmente significativa nella sua provincia, Pesaro Urbino (3,7%), percorsa da venti secessionisti che certo gli hanno tirato la volata.
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