È il leit motiv di tutti gli eventi e dibattiti. Si finisce sempre a parlare di Expo, dunque quale migliore occasione del Festival internazionale dellambiente per rassicurare tutti che sì, anche lesposizione universale sarà eco-sostenibile. Anzi, il segretario del Comitato di pianificazione, Paolo Glisenti, assicura che «il nostro sarà un modello da lasciare in eredità e da esportare». Cinque i modelli su cui «se lavoreremo bene avremo fatto qualcosa che va ben al di là dei prossimi 7 anni»: pianificazione strategica a monte, progettazione, monitoraggio, verifiche periodiche e reportistica finale. Il primo tema, «sarà la costruzione del sito, e nel bando per lassegnazione del progetto introdurremo vincoli contrattuali che impongono il rispetto dellambiente». Anche nei contratti con i fornitori di beni e servizi ci saranno precisi riferimenti al ridotto impatto ambientale, e verrà creata una Consulta ambientale, composta da assessorati competenti, università e associazioni. «Il piano dellevento sarà on line - riferisce Glisenti - e tutti i cittadini potranno valutare lavanzamento, in unottica di trasparenza e partecipazione». Dovrebbe arrivare «entro fine mese» la legge speciale per lExpo, anche se i tempi dipendono dalla presidenza del Consiglio. Firmato il decreto, la macchina Expo potrà dare unaccelerata alle infrastrutture, in primis quelle per laccesso alla sede di Rho-Pero. Meno cè da fare secondo Glisenti sul fronte della ricezione «di fascia alta, mentre bisogna potenziare lofferta low cost».
Ospite donore al Festival, il presidente del Bie Jean Pierre Lafon che sottolinea come le ultime edizioni dellExpo si siano concentrate proprio su temi ambientali: lacqua per quella che sta per iniziare a Saragozza, lagricoltura a Milano nel 2015, in mezzo, «migliore vita, migliore città» per la Cina nel 2010 e lExpo 2012 in Corea sarà dedicata alla protezione delle coste. «Questi problemi sono le espressioni delle nostre paure di inizio secolo», affermato Lafon.
«LExpo sarà eco-sostenibile e un modello da esportare»
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