E al posto dellufficio del preside ecco la vasca idromassaggio del centro benessere. Come dire la ciliegina sulla torta: per lui, il preside, Guido Soroldoni, che in questa scuola si è prima diplomato, poi ha mosso i suoi primi passi da insegnante e infine ne è diventato il dirigente. Ma non solo per lui. Quel progetto di recupero pro Expo 2015 dove al posto di aule e laboratori sorgono stanze «De Luxe» e perfino una spa non è piaciuto per nulla agli 850 studenti (genitori compresi) dellistituto darte di Monza. Una scuola nata a fine anni Sessanta in un edificio storico della città briantea a fianco di quel gioiellino che è la Villa Reale, allinterno del grande Parco. Il coro di proteste ora ha raggiunto lamministrazione comunale chiamata nei prossimi giorni a far chiarezza sullipotesi ormai sempre più concreta che la scuola venga sfrattata a favore di un hotel. Nel progetto di recupero della Villa Reale infatti (progetto Carbonara) non cè spazio per gli studenti dellIstituto darte e Liceo artistico: al suo posto è previsto un albergo a 5 stelle, un centro benessere e alta ristorazione. LExpo è in arrivo e la Villa Reale di Monza è stata più volte indicata come possibile «cuore nevralgico» della Fiera mondiale del 2015: potrebbe ospitare le delegazioni ufficiali di tutti i Paesi. Ovvio che in molti abbiano puntato gli occhi su quelledificio a fianco della Villa e i suoi 12mila metri quadrati.
«Ufficialmente nessuno ci ha detto ancora nulla - spiega preoccupato il preside Guido Soroldoni -. Ma è sicuro che da qui ce ne dovremo andare». Già, ma dove? «Lamministrazione comunale ha indicato un paio di soluzioni, come lex caserma IV novembre al Rondò dei Pini, ma per rimettere in sesto un edificio come quello ci vogliono soldi, tanti, e non sembra questo il momento giusto per averne e poi serve tempo, almeno cinque anni. E noi nel frattempo dove andiamo? Le soluzioni provvisorie ci distruggerebbero».
La scuola darte è lunico istituto sperimentale statale in provincia di Milano. Per frequentare i suoi corsi (Design, Comunicazione visiva e Liceo artistico) ci sono studenti che arrivano persino da Lugano. Qui trovano spazio laboratori come quello di Falegnameria, di Comunicazione visiva e di Tecniche grafiche difficilmente trasferibili in soluzioni provvisorie. «Non è come spostare 850 banchi - dice il preside -. Qui gli studenti fanno design, lo dico con orgoglio, noi siamo lunica scuola a essere sempre invitata al Salone del Mobile con unesposizione a fianco della Columbia university».
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