L’extragettito portuale torna in Liguria per fare il Terzo valico

L’extragettito portuale torna in Liguria  per fare il Terzo valico

Anche la Liguria, come le altre Regioni italiane, potrà incassare, per utilizzarlo nella realizzazione di infrastrutture al servizio dei porti, l’extragettito fiscale derivante dall’incremento dei traffici portuali: lo prevede l’articolo 5 della Finanziaria approvato ieri dal Senato. Questa, almeno, l’interpretazione immediata di politici, amministratori e imprenditori, pur consapevoli che la norma, prima di entrare definitivamente in vigore, dovrà «passare» l’esame della Camera e tornare a Palazzo Madama per l’approvazione definitiva. Ma il senatore Luigi Grillo (Forza Italia) frena: «La norma prevede che i fondi vadano alle opere nei porti, non per i porti. E inoltre, i calcoli effettuati dai tecnici dicono che le risorse disponibili saranno non superiori ai 100 milioni di euro per tutti gli scali nazionali». Con questi soldi, insomma, per Terzo valico si fa solo un binario.
Invece, fra i primi a esprimersi favorevolmente, c’è il presidente dell’Autorità portuale Giovanni Novi, secondo cui è particolarmente importante che l’extragettito venga calcolato sia sulle merci in ingresso, sia su quelle in uscita. Il provvedimento - sottolinea fra l’altro una nota di Palazzo San Giorgio - è chiaramente esteso non solo alle opere prettamente portuali, ma anche infrastrutturali da e per i porti. «E questo dovrebbe comprendere oltre a tante altre opere anche il Terzo valico». Compiaciuto anche il senatore Graziano Mazzarello (Pd): «Si tratta di un risultato rilevantissimo, un passo avanti molto significativo per la portualità e la possibilità di realizzare le infrastrutture di collegamento ai porti». Si associa entusiasta il presidente della Regione Claudio Burlando: «È un successo per le Regioni e per l’economia del Paese e in particolare per la Liguria, visto che passa dai nostri porti il volume maggiore di traffico, e ciò permetterà un rilevante afflusso di risorse per lo sviluppo dei porti e delle infrastrutture ad essi collegate». Burlando insiste spiegando che se la norma verrà approvata in via definitiva «finalmente potremo disporre di uno strumento di finanziamento straordinario: da questo punto di vista sarebbe miope vedere in questo strumento una leva unicamente rivolta allo sviluppo dei porti. Ribadisco che la priorità per noi è la realizzazione del Terzo Valico, essenziale per agganciarci alla rete europea».

Per il presidente della Provincia Alessandro Repetto inoltre, «se la norma sulla destinazione dell’extragettito dei porti verrà approvata definitivamente, non solo rappresenterà un successo che ci appartiene, ma sarà anche una forte innovazione nell’ambito del federalismo fiscale che offrirà alle autonomie locali una prospettiva rilevante, soprattutto in relazione ai finanziamenti di opere pubbliche. Questa decisione del Senato apre nuovi possibili orizzonti di sviluppo economico del territorio».

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