L’incendio diventa una trappola: altre due donne uccise dal fuoco

Due donne di 98 e 84 anni, sono morte a poche ore di distanza nelle loro abitazione non potendo sfuggire, per ragioni di età e salute, al fumo sprigionato da banali incendi. La più anziana non poteva muoversi perché reduce da una frattura al femore, l’altra è stata trovata davanti alla porta, dove si era trascinata prima di perdere i sensi. Sono la terza e la quarta vittima dopo l’uomo di 91 anni e la donna di 40, morti in circostanze analoghe nei giorni scorsi.
Il primo allarme viene lanciato l’altra sera attorno a mezzanotte da via Garegnano dai parenti di Filomena Balsamo, 98 anni. L’anziana vive in una mansarda al secondo piano del civico 32 praticamente circondata da figli e nipoti che, con le rispettive famiglie, occupano le altre abitazioni della palazzina. I famigliari della pensionata avvertono un forte odore di fumo, salgono dalla nonna, aprono la porta ma vengono respinti dal fumo denso e nero. Arrivano gli agenti delle volanti dei commissariati di Quarto Oggiaro e Bonola che con gli stracci bagnati sulla bocca riescono in qualche modo a raggiungere l’anziana a letto e portarla sul pianerottolo.
Nel frattempo sono arrivati anche i medici del 118 che si prendono cura degli agenti rimasti intossicati e dall’anziana già in arresto cardiaco. In qualche modo riescono a farle riprendere e la portano al Sacco in codice rosso, dove la pensionata muore attorno alle 2.45. Nel frattempo nella mansarda sono entrati anche i vigili del fuoco che rintracciano in cucina il focolaio dell’incendio. Si tratta della presa di un fornetto elettrico trovata fusa, quasi sicuramente per un corto circuito, e di un rotolo di carta che avrebbe fatto poi da innesco alle fiamme.
Una situazione analoga avrebbe provato anche la morte di Teresa Renzi, 84 anni, che viveva sola all’ottavo piano di via Melchiorre Gioia 78. Ieri alle 6 una vicina viene svegliata dal forte odore di fumo e dalle fiebili invocazioni di aiuto. Corre sul pianerottolo ma trova la porta chiusa. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, passati attraverso una finestra del balcone, consente di aprire l’ingresso. E proprio vicino all’uscio viene trovata l’anziana con ustioni di primo grado al volto e alle braccia. Lesioni non in grado di determinare la morte, causata dunque dal fumo inalato dalla povera signora. Anche in questo caso il focolaio dell’incendio viene individuato in cucina, con ogni probabilità qualche piccolo elettrodomestico andato in corto circuito.
Altre due persone erano morte nei giorni scorsi sempre per incendi scoppiati in casa. La prima vittima la sera del 6 gennaio, un anziano disabile di 91 anni, rimasto gravemente ustionato dalle fiamme scoppiate all’interno della sua abitazione in via Saint Bon. Il pensionato era stato portato fuori di casa ancora in vita, ma è morto dopo dodici ore di agonia all’ospedale Niguarda dove era stato ricoverato comunque in condizioni disperate.

Martedì mattina invece una donna di 40 anni, con problemi psichici e di dipendenza da alcol e droghe, era morta tra le fiamme che avevano avvolto la sua casa di via Cavour a Cornaredo. Il corpo è stato trovato sul letto che probabilmente aveva preso fuoco per colpa di una sigaretta lasciata cadere sulle lenzuola.

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