Benny Casadei Lucchi
Alla fine tutto rimarrà come prima. «Niente F1, almeno per il momento». Questo lannuncio di Valentino Rossi a cui segue dichiarazione damore per la Rossa: «Gli amici della Ferrari mi hanno dato la possibilità di provare una F1. È stata unesperienza bellissima... ho incontrato persone splendide. Ringrazio tutti... Ritengo che il mio lavoro nel motociclismo non sia ancora finito, ho tanti stimoli e continuerò ancora un po».
Alla fine tutto come prima, persino il contratto con la Yamaha. Perché, tra i retroscena di questo affascinante fumettone motoristico, cè anche laccordo che il Fenomeno aveva con la casa giapponese. In sintesi: contrariamente a quello che tutti pensano, Vale è già della Yamaha fino a tutto il 2007 (e ci sono programmi per il 2008). Lanno scorso, infatti, Valentino e i giapponesi si erano accordati così: se decidi per il salto in F1 ti lasciamo andare senza far storie e penali; se cambi idea e resti, sei nostro fino al 2007.
Per cui, il no di Rossi alla F1 è anche un no alla Ducati che tanto lo vorrebbe (visto che lo sponsor tabaccaio è lo stesso della Ferrari) e una dichiarazione di amore, quasi eterno, per la Yamaha. Anche perché Vale ha comunque una gran voglia di chiudere con le moto entro un paio di anni . Tanto più che linfatuazione per la Rossa lha comunque spinto a trascurare un filo la preparazione della Yamaha durante linverno e ora gli tocca dinseguire in campionato. Intendiamoci: i suoi bravi test li ha fatti ma non con il calvinismo motoristico che lo ha sempre contraddistinto. Questo, almeno, si è lasciato scappare chi nel box Yamaha ci lavora. Se a tutto questo si aggiunge anche una sana dose di iella, nuvola che dalle parti di Rossi non era mai apparsa in cielo, si comprende la sua situazione in classifica.
Come anticipato dal Giornale lo scorso 6 marzo (La frenata di Valentino: «La F1? Non so se ne vale la pena...»), più forte del fascino della Ferrari è stato il credo di vita e di sport del Dottore: divertirsi ed essere padrone delle proprie scelte. È stato infatti allindomani degli ultimi test fatti sul Cavallino, la tre giorni di Valencia a fine gennaio, che Rossi ha cambiato idea. Era stato insistentemente invitato in Spagna per girare con gli altri piloti di F1 in pista, con soste ai box e ritmo gara. Cera fretta: perché per metà marzo (era lobiettivo delle parti) il Dottore e la Rossa avrebbero dovuto concretizzare il loro lungo flirt, iniziato nellestate 2003. Sembrava cosa fatta, visto che le prestazioni di Valentino avevano soddisfatto lui e il Cavallino, ma il Dottore era pronto a stupire.
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