Roma

L’incubo della Stasi e un Molière dongiovanni

Esordio da Oscar. Con Le vite degli altri il regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck ha conquistato la statuetta per il miglior film straniero. Il suo thriller storico-sentimentale racconta una cupa vicenda ambientata a Berlino Est nel 1984, prima della caduta del muro. Sono anni bui quelli in cui la polizia di Stato (la Stasi) vigila sulla popolazione della Ddr creando un clima di terrore. La censura colpisce tutto: vita, arte, ideali. Quando un famoso drammaturgo (Sebastian Koch) e la sua compagna (Martina Gedek) vengono messi sotto controllo dal regime per sospetto estremismo, a spiare la coppia sarà uno zelante tenente colonnello del regime (Ulrich Tukur) che a colpi di intercettazioni contribuirà al collasso dell’intero sistema (Alhambra, Giulio Cesare, Greenwich, King, Tibur, Quattro Fontane, Ugc Ciné Cité, Cineland, Vis Pathé, e al Nuovo Olimpia in originale).
Mescola situazioni comiche e balzi del cuore Le avventure galanti del giovane Molière, film di Laurent Tirard, a metà tra commedia e tragedia, con Laura Morante nel ruolo di Elmire: la donna più influente nella carriera di Molière. Si tratta di una seducente ipotesi sulla gioventù dell’autore del Misantropo e sugli incontri che ne influenzarono la creatività. Nel 1644 il ventenne teatrante (Romain Duris) finisce in prigione per bancarotta. Una volta fuori, si chiude in casa del borghese Jourdain (Fabrice Luchini) il quale spera di imparare da lui l’arte della finzione a scopo seduzione, ma la padrona di casa Elmire è restia ad accettare la sua presenza in casa (Alcazar, Eurcine, Jolly, Embassy, Quattro Fontane, Giulio Cesare, Gulliver, Ugc Ciné Cité, e in originale al Nuovo Olimpia).
Dopo «The prestige» un altro film sui maghi: The illusionist, thriller di Neil Burger con Edward Norton, Paul Giamatti e Jessica Biel, ambientato a Vienna nel XIX secolo. Racconta la storia di un brillante prestigiatore dagli umili natali il cui atteggiamento poco deferente nei confronti della famiglia imperiale creerà imbarazzi a corte (in 13 sale e in originale al Metropolitan). Infine il ritorno di Rowan Atkinson con Mr.

Bean’s Holiday, esilarante commedia di Steve Bendelack (in 27 sale) e l’horror I segni del male di Sthephen Hopkins con il premio Oscar Hilary Swank nel ruolo di un’insegnante universitaria trasferita in Lousiana per chiarire il mistero delle dieci piaghe bibliche evocate da una bimba indemoniata (in 7 sale).

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