L’indecente spettacolo di accattoni e degrado che l’assessore non vede

Carissimo Direttore, lavoro da più di dieci anni nei pressi di piazza De Ferrari per cui sono 10 anni che percorro le stesso tratto di strada almeno 2 volte al giorno (4 se esco a prendere il costosissimo caffè in pausa pranzo). In tutti questi anni va in scena sempre lo stesso spettacolo e gli stessi attori!!!
Ore 8.30: scendo all'ultima fermata di via XX e dopo una ventina di metri incontro con il barbone sporco e puzzolente che dorme davanti alla banca fortunatamente senza cartoni o sacco a pelo ma sfortunatamente per noi vestito solamente con una coperta quindi può immaginare che bello spettacolo di «burlesque». Inoltre si è anche costretti a scavalcare rigagnoli di liquido non ben identificato. Per non parlare di quando si «gratifica» davanti ai manichini!!!
Un po' prima dell'ex cinema Verdi incontro con il «francese» padrone dell'ex cane Marco che non potendo più chiedere i soldi per le medicine del povero cane passato a miglior vita ha «aperto» un'attività commerciale di vendita di suppellettili artigianali fatti con lattine (c'è anche il Titanic). Ma almeno lui non puzza e non sporca così come la signora pulita e ordinata che chiede l'elemosina con il cagnolino e che litiga con chi vuole toglierle l'esclusiva chiedendo l'elemosina qualche metro più avanti.
Ore 14.00: incontro con un «uomo di colore» (così gli amici di Baffino & Co. non si indignano) che vende braccialettini e che incontrandoti inizia una sorta di «tuca tuca» cercando di infilarti il braccialetto ovunque affinché tu ne compri uno; oppure l'uomo di colore ti viene incontro porgendoti la mano come fosse un tuo caro amico per venderti un libro (non ho capito ancora di cosa tratti)...
Consiglio di non mangiare coppette di gelato o spegnere una sigaretta perché invece l'incontro di un bidone della spazzatura è difficoltoso.
Ore 18.00: incontro nuovamente con uomini di colore, ma questa volta saranno una cinquantina che vendono indisturbati merce contraffatta e occhiali.
Arrivati quasi dal Ponte Monumentale devi stare attento a non andare addosso a quel signore inginocchiato in mezzo al passaggio che ha subito 4 interventi al cuore e altre disgrazie ma nonostante tutto è sempre lì per cercare di racimolare qualcosa per poter mangiare.
Arrivo al Ponte Monumentale: qui puoi incontrare una signora con una mini sedia e un mini tavolo che legge ma che in realtà fa le carte e un po' più avanti i vigili che litigano con il sassofonista (che è anche bravino) perché vogliono che si sposti in via San Vincenzo e lui imperterrito rimane lì.
Tutti i giorni gli stessi attori ma anche tante comparse che vanno e vengono!
Tutto questo in 200 mt di strada: sporchissima (anche per colpa di noi genovesi ai quali manca un po' di senso civico) e con una pavimentazione disastrosa che mette alla prova le caviglie delle signore anche se indossano un tacco cinque.
La parte sinistra di via XX è migliore sotto tutti gli aspetti e non so se è una coincidenza ma i politici di sinistra li incontri sempre da quella parte e quelli di destra dall'altra.
Non sono cose gravissime ma sono l'esempio di come l'Amministrazione Comunale se ne freghi totalmente di tutto.


Nel suo lunghissimo articolo l'assessore Scidone elencava le magagne di Milano, ma erano quasi tutte cose «dietro le quinte» non come le nostre che sono sul palcoscenico di via XX Settembre! E soprattutto io non mi voglio consolare con il mare, ma vorrei che il mare facesse da cornice alla mia città bellissima, pulitissima e ordinatissima.

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