L’«indirizzario» della Rete resta in mani americane

Un nuovo accordo sui principi, ma il controllo dell'«indirizzario» Internet resta di fatto nelle mani degli Stati Uniti. È questo il risultato dell'accordo siglato a Tunisi nel quadro degli negoziati del secondo Summit mondiale sulla società dell'informazione: un documento che mette d'accordo Usa e Ue ed evita il temuto fallimento del vertice che si apre oggi per concludersi venerdì con la ratifica dell'accordo. La questione più scottante del controllo americano su internet è così rimandata ad un forum da tenersi nel 2006 sotto l'egida delle Nazioni Unite. Nell'accordo di Tunisi l'Unione Europea, che ha sempre proposto la creazione di un «nuovo metodo cooperativo», rivendica il merito per il raggiungimento di due obiettivi: il forum sull'Internet governance e una dichiarazione di principi.

Il Forum internazionale sul governo di Internet, che comunque non avrà poteri normativi vincolanti, includerà governi, privati e società civile e inizierà i suoi lavori nel 2006 in Grecia, quando sarà convocato dal Segretario generale della Nazioni Unite Kofi Annan.

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