Luca Moriconi
Una buona notizia per i milanesi: prezzi stabili in città. Il dato dell'inflazione di giugno, reso noto dal Servizio statistiche economiche di Palazzo Marino, risulta lo stesso del mese precedente, mentre su base annua si attesta a +1,3 per cento, in contrazione dello 0,3 per cento rispetto al +1,6 registrato a maggio.
Questo significa che a Milano i prezzi non sono aumentati al contrario di quanto è accaduto in altre città campione (vedi Genova, Cremona e Udine). Un sospiro di sollievo che i consumatori meneghini possono tirare alla vigilia della partenza dei saldi di fine stagione: l’appuntamento è per domani, per 60 giorni, in tutti i negozi della città. Un’altra occasione per risparmiare in un periodo non certo fortunato per l’economia targata Europa. Un’opportunità sicuramente ghiotta anche per i commercianti che sperano così di risollevare le vendite, per alcuni (i più allarmati e allarmisti) in continua contrazione. È il capitolo «comunicazione» a contribuire al contenimento
dell’inflazione: rispetto al mese precedente si registra una diminuzione dei
prezzi dello 0,4 per cento. Più consistente il calo su base annua: - 2,9 per
cento. Sono i cellulari a trainare l’intero settore: telefonini e
videofonini costano il 20,7 per cento in meno di un anno fa, il 2,3 per
cento in meno rispetto al mese scorso. Se confrontati con i prezzi del
giugno 2004, diminuiscono anche i servizi sanitari e le spese per la salute
(-1,2 per cento). Il capitolo che cresce di più, rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno, è quello di «abitazione, acqua, energia e
combustibili» (+ 5.6 per cento). Seguono «alcolici e tabacchi» aumentati del
4,9 per cento, e i «trasporti» (+4,5 per cento). Rispetto al mese scorso,
invece, l’inflazione è ferma in quasi tutti i capitoli, tranne quello di
«ricreazione, spettacoli e cultura» (+ 0,2 per cento) e dei «servizi
ricettivi e di ristorazione» (+0,3 per cento).
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