L’informatica verde di Fujitsu Siemens

Largo all’informatica verde, perché fa bene all’ambiente e pure al portafoglio: «Un’azienda che sostituisca 500 pc con modelli eco-efficienti di nuova generazione - dice Pierfilippo Roggero, amministratore delegato di Fujitsu Siemens Computers Italia - può ottenere nell’arco di tre anni un risparmio nei consumi di energia prossimo a 22mila euro». Con l’effetto ulteriore di evitare il rilascio di 70 tonnellate di Co2. «Oggi i computer verdi costituiscono il 75% del nostro venduto complessivo alle aziende. Ma nelle pubbliche amministrazioni e soprattutto tra i consumatori italiani la sensibilità non è ancora abbastanza forte».
Per questi ultimi, in effetti, i risparmi si riducono a qualche decina di euro l’anno. «Ma è anche vero - incalza Roggero - che una maggiore eco-responsabilità sarebbe più che opportuna. Nei Paesi nordici, dove ci siamo ritagliati consistenti fette di mercato, è già così. E a parità di caratteristiche, la scelta è scontata». Computer riciclabili al 98% che peraltro promettono meno grattacapi in caso di guasto, se è vero che l'attenzione agli aspetti ecologici si traduce «in una migliore qualità progettuale: prodotti ottimizzati e più semplici da riparare».
Fujitsu Siemens investe ogni anno nella cosiddetta Green It quasi l’1% del proprio fatturato, che ammonta a circa 7 miliardi di euro. «Informatica verde significa, in particolare, ridurre l’inquinamento ambientale, energetico e acustico, elevando l’efficienza dei prodotti. Le saldature dei nostri pc vengono effettuate in argento azotato per consumare meno acqua, il rumore prodotto dai nuovi server si è ridotto della metà, e pure le scatole in cui imballiamo i computer sono state razionalizzate». Usando contenitori più piccoli per diminuire i pallet necessari e dunque il numero dei trasporti. E lo stesso cartone utilizzato è di materiale organico, biodegradabile e perfino commestibile. «Anche la nostra organizzazione - sostiene l’ad di Fujitsu Siemens - è improntata alla sostenibilità; peraltro, l’azienda fornisce gratuitamente il gas ai dipendenti con auto aziendali bifuel». Oggi i maggiori investimenti sulla Green It riguardano l’area del risparmio energetico, ove si riconoscono ancora ampi margini di miglioramento. «Soprattutto nella fascia dei server, ma anche, più in generale, su periferiche e monitor. Un altro fronte aperto, in rapida evoluzione, riguarda le batterie dei portatili: cerchiamo di selezionare i produttori che dimostrano più attenzione all’ambiente».

In un futuro prossimo dovrebbe comparire anche per i pc, come già accade con gli elettrodomestici bianchi, un’etichetta europea che indichi la classe di efficienza energetica. «Partecipiamo al comitato che sta lavorando sul tema; non tutti i produttori sono d’accordo, ma contiamo che si trovi presto un’intesa su questa iniziativa che vorremmo diventasse un reale elemento differenziante».

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