L’Inquisizione della Curia sui Pacs

Paola Setti

È stata la prima cosa che ha fatto, ieri, prima di tuffarsi in una giornata colma di impegni. Erano solo le 8.30 e già l’Arcivescovo di Genova, il cardinale Tarcisio Bertone, chiedeva ai suoi collaboratori di fargli avere il testo di quella proposta di legge sui servizi sociali e socio sanitari che il giorno prima in Regione aveva lacerato il centrosinistra e messo sul piede di guerra il centrodestra. C’è chi dice che fosse adirato, ma la parola giusta per descrivere lo stato d’animo del cardinale è «forte preoccupazione», dice chi ha avuto modo di parlargli.
I giornali ieri mattina riportavano lo scontro su quella norma che estende diritti e finanziamenti dalla famiglia tradizionale a tutti gli «altri vincoli affettivi», con Rifondazione comunista a dire che, ebbene sì, trattasi del preludio dei Pacs, la Margherita spaccata sulle interpretazioni, l’Udeur furioso.

Persino Avvenire lanciava l’allarme, con un articolo intitolato «Pacs, la Liguria tenta lo strappo», che citava, fra l’altro, le «forti perplessità» del Forum ligure delle Associazioni famigliari, e con un retroscena intitolato «L’avvertimento» che riprendeva una dichiarazione rilasciata al Giornale il giorno prima da Marco Nesci di Rifondazione: «Questo è solo un assaggio (...)

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