L’Inter riparte da Sneijder. Diego saluta con un gol

Inter già in forma Supercoppa, Juventus in chiaroscuro, Milan in crescita. Il primo incrocio della stagione tra le tre grandi rivali è servito per capire a che punto è il lavoro di Benitez, Delneri e Allegri e anche se le minisfide di quarantacinque minuti sono state ricche di esperimenti ecco come stanno nerazzurri, bianconeri e rossoneri a due settimane dall'inizio del campionato.
Benitez sorride L'Inter ha cancellato le preoccupazioni sulla brillantezza fisica nate dopo la tournée americana in particolare contro la Juventus, sempre in difficoltà anche se più avanti nella preparazione. Benitez aveva detto di voler proporre un gioco migliore ed ha mantenuto la promessa nella prima partita grazie a Sneijder: troppo importante nell'economia di gioco dell'Inter, l'olandese non tradisce mai (vedi il gol da Pallone d'oro che ha deciso la prima sfida). Meno bello il derby anche per l'ingresso in campo di tanti giovani. Buona prova del reparto difensivo con Lucio ancora in ritardo di condizione comunque ben coperto dalla solidità di Materazzi e Chivu e dalla freschezza di Biraghi e Natalino, il neo confermato Maicon ha giocato a fasi alterne ma sempre con impegno e convinzione. Ancora da migliorare i sincronismi offensivi, positivo Pandev ma appannati Coutinho, Milito ed Eto'o. Comunque Benitez può tornare a Milano soddisfatto, attendeva il triangolare di ieri come test in vista della Supercoppa e l'Inter lo ha superato.
Del Neri rimandato A Bari si è vista una Juventus due facce. Male, anche a causa di una formazione sperimentale, contro l'Inter, decisamente meglio contro il Milan quando ha creato numerose palle gol. Del Neri deve riflettere sulla retroguardia, due gol subiti in due partite, i problemi sono arrivati spesso dalle fasce dove Grygera e De Ceglie non hanno convinto. Ma spesso è mancata anche la forza fisica per fare pressing sul portatore di palla avversario, marchio di fabbrica del tecnico friulano. Le buone notizie sono arrivate dal reparto offensivo con la voglia di Alex Del Piero e la brillantezza di Diego. Il capitano ha sfruttato l'occasione meglio degli evanescenti Amauri e Trezeguet, mentre il migliore bianconero della serata è stato proprio Diego, dato per partente: molti dribbling, tanti falli subiti e anche il gol ad Amelia (con esultanza polemica). In vista della sfida contro lo Sturm Graz, Del Neri deve ripartire dal sempre positivo Chiellini, dalla sicurezza di Pepe, da Diego (se non sarà venduto) e sperando magari in buone nuove dal mercato.
Allegri in cantiere Cielo variabile tendente al sereno per il Milan di Allegri, più a suo agio nel 4-3-1-2 schierato contro l'Inter che contro la Juve, le buone notizie arrivano da attacco e difesa. Si comincia con Ronaldinho, il trequartista brasiliano al rientro dall'infortunio ha mostrato limiti fisici ma è riuscito comunque a timbrare il cartellino. Supermotivato anche Pippo Inzaghi, già in forma partita al contrario di Borriello. Dietro si è rivisto il Nesta dei bei tempi, aiutato dalle ottime prove di Amelia (super contro la Juve) e Abbiati. Le note dolenti cominciano a centrocampo, non a caso il settore che preoccupa di più Allegri: la consueta sicurezza di Pirlo non è bastata a bilanciare la scarsa condizione fisica di Gattuso e del capitano Ambrosini, si aspetta l'arrivo di Boateng.

Molti i giovani scesi in campo, sugli scudi Merkel che ha ben interpretato il derby. Ieri mancavano Thiago Silva e Pato, due assenze pesanti che si sono fatte sentire: quando torneranno, per Allegri sarà più facile trovare il bandolo della matassa.

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