da Roma
I vescovi intervengono ancora una volta a favore della difesa della vita fin dal suo concepimento e la sinistra alza la voce. Il vero obiettivo della Chiesa, dice il presidente dello Sdi, Enrico Boselli, è cancellare la legge che ha reso legale linterruzione di gravidanza.
«Sono molto preoccupato perché non passa giorno senza un attacco alla 194 - dice Boselli -. Questi affondi confermano i miei timori, ovvero che sia proprio la legge che ha legalizzato l'aborto, il vero obiettivo dell'offensiva della Cei». Preoccupazione che spinge il socialista a chiedere allUnione di definire con chiarezza la propria posizione rispetto alla 194. Anche perchè nello schieramento di centrosinistra, nella Margherita in particolare, non sono pochi quelli che danno ragione alle prese di posizione della Conferenza episcopale. «A questo punto lUnione dovrebbe prendere un impegno, come ha già fatto Prodi, e cioè che in caso di vittoria alle elezioni non verrà toccata la legge 194 - chiede Boselli -. Questa legge per quanti limiti o difetti possa avere, ha portato lItalia fuori dal medioevo cancellando la terribile piaga dell'aborto clandestino».
Ma a testimoniare le divisione nellUnione Francesco Rutelli, ospite di Otto e mezzo su La7, ha parlato di «prova di grande realismo e di grande senso di responsabilità» a proposito della posizione della Cei e della Chiesa sulla questione dell'aborto e lanciato una frecciata al segretario Sdi: «C'è un pezzo di centrosinistra che ricorda i film di Don Camillo e di Peppone, confondendo il sacerdote con il cardinale Camillo Ruini. Ma Peppone non c'è più e non c'è nemmeno don Camillo. Vedo un grande balzo all'indietro in questo atteggiamento. L'Italia non si trova in una condizione di egemonismo clericale».
Critico nei confronti di Boselli il segretario dellUdc. Lorenzo Cesa. «Lintervento odierno della Cei a difesa della vita è rispettoso di una legge dello Stato, la 194, che nessuno vuole modificare, ma che noi vogliamo sia applicata meglio - sostiene Cesa -. Per questo le osservazioni di Boselli sembrano puntualmente fuori luogo e al di fuori della realtà». Applicare meglio la 194, prosegue Cesa, significa andare incontro agli interessi di tutti «in particolare delle donne e del nascituro». Cesa ricorda che il capogruppo alla Camera dellUdc, Luca Volontè, ha sollecitato unindagine conoscitiva in modo da fare chiarezza sulla applicazione della legge. Proprio oggi la commissione Affari sociali si pronuncerà sul via libera allindagine richiesta dai centristi.
Nessuna interferenza da parte del Vaticano secondo Francesco Giro, responsabile nazionale per i rapporti con il mondo cattolico di Forza Italia. Anzi gli azzurri si riconoscono nelle parole dei vescovi sulla 194. «Non possiamo non condividere i contenuti dell'appello della Cei secondo il quale se la vita viene sfidata, disprezzata e soppressa non cè per luomo nè libertà nè felicità, perchè questo è un principio che appartiene non solo al magistero della Chiesa ma anche alla tradizione liberale, del socialismo umanitario e del pensiero laico e riformista».
Anche Francesca Martini, capogruppo della Lega nella commissione affari sociali della Camera, condivide le osservazioni dei vescovi.
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