Egregio Direttore,
condivido le Sue preoccupazioni: una certa sinistra ha avviato nel Paese una pericolosa campagna dodio, di livore e di cattiverie verso il presidente Berlusconi che potrebbe approdare anche a pericolose derive.
Da mesi, ormai, alcuni poteri più o meno occulti, hanno avviato una campagna di stampa contro il premier democraticamente eletto, con la speranza, magari, di ribaltare le decisioni del popolo, insediando al governo chi è più consono ai propri affari. Purtroppo per loro, però, gli italiani sono con Berlusconi e con il Pdl: prima le Politiche del 2008, poi le Europee e le Amministrative di qualche mese fa hanno confermato la leadership indiscussa del premier e del suo e nostro partito. Non cè storia, non cè competizione: Berlusconi è il politico più amato dagli italiani non perché sia il più bello ma perché è luomo del fare, delle cose concrete. Vedi emergenza rifiuti in Campania, terremoto in Abruzzo, alluvione a Messina, senza dimenticare i provvedimenti anti-crisi per le famiglie e le imprese.
E ciò dà tremendamente fastidio ad una sinistra abituata a spadroneggiare, ad una stampa avvezza a dettare tempi e regole, ad una certa magistratura militante convinta di poter cambiare i risultati elettorali con le sentenze.
Noi diciamo mille, diecimila, centomila, milioni di volte no a chi vuole sovvertire con congiure di palazzo il risultato elettorale... E con noi la stragrande maggioranza degli italiani che apprezzano loperato del governo Berlusconi. Sia ben chiaro a tutti: i governi non si cambiano perché qualcuno lo decide in una segreta stanza ma per scelta dei cittadini.
Ed il problema è proprio questo. Chi ha capito e compreso che il presidente Berlusconi andrà avanti senza tentennamenti, ora cerca di agitare la piazza, lodio, le cattiverie... ciò è vergognoso e pericoloso. Soprattutto quando ad avviare queste campagne sono esponenti istituzionali e politici che siedono in Parlamento o che comunque occupano importanti ruoli di partito.
De Magistris, Di Pietro, Fava, Diliberto accomunati da un unico comune denominatore: lodio verso Berlusconi. Un livore pericoloso, che può sfociare, e spero di no, in qualcosaltro... Non si ragiona di programmi, di quanto realizzato o da realizzare, si pensa ad invocare addirittura «il popolo contro il regime». E quale sarebbe il regime? Annozero che sproloquia contro Berlusconi, alcune trasmissioni Mediaset che, con la scusa della satira, fanno altrettanto, Toni Negri che incita alla piazza, i giornali che sono quasi tutti schierati contro il premier... se questa è dittatura siamo degli asini e nel periodo degli studi non abbiamo capito proprio niente. Sinceramente penso il contrario: i media italiani sono quasi tutti di sinistra.
Ma non è finita. In periferia la situazione è addirittura peggiore. Sulle mura delle città e dei paesi compaiono scritte offensive e pericolose contro il premier e il governo, su Facebook, ad iniziare dalla mia pagina, sono diversi i militanti di sinistra che apostrofano Berlusconi in ogni modo. Senza dimenticare quel militante dei giovani del Pd modenese che addirittura invita a «ficcare una pallottola in testa a Berlusconi» o le ingiurie rivolte domenica a Benevento da alcuni militanti di sinistra ai simpatizzanti del Pdl che lasciavano il Palatedeschi dopo lintervento del presidente Berlusconi.
Questo, caro Direttore, è il frutto di una campagna dodio che certa sinistra, sconfitta e nel baratro, fuori dal Parlamento italiano ed europeo, ha avviato da mesi e che vorrebbe sfociasse in altro.
Sicuramente bisogna tenere la guardia alta e non sottovalutare nulla, ma lopera di modernizzazione del Paese avviata dal nostro presidente andrà avanti senza problemi perché con Berlusconi ci sono milioni e milioni di italiani.
*Deputato Pdl
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