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L’INTERVISTA ANNAGRAZIA CALABRIA

L’INTERVISTA  ANNAGRAZIA CALABRIA

Roma«Vi è stata un’assurda strumentalizzazione di una vicenda inconsistente».
Sicura, onorevole Calabria?
«Assolutamente sì, non esiste alcun “caso”».
“Nulla da dichiarare”, quindi, sulle serate trascorse a Palazzo Grazioli?
«Lo ripeto, nulla che possa destare la benché minima malizia. Siamo solo dinanzi ad una campagna portata avanti da un’opposizione priva di qualsiasi argomentazione politica, ossessionata dall’invidia personale e dall’odio politico nei confronti del premier e supportata da una stampa complice».
Va bene, anche lei a mezzanotte tornava a casa?
«Be’, direi alle undici e mezza, visto che al mattino, già dalle 9, inizia l’attività parlamentare».
Cosa succede durante le cene al Plebiscito?
«Per me non sono state molte, avendo festeggiato l’11 giugno scorso il primo anniversario da deputata. Detto questo, ho partecipato anch’io ad alcune cene, insieme ad altri colleghi, per discutere di campagna elettorale, Europee o quant’altro. E anche quando vi era qualche commensale non collega, l’atmosfera è sempre stata assolutamente in equilibrio con il luogo. E poi...».
Continui.
«E poi c’è come intrattenitore Berlusconi che, oltre ad essere di una straordinaria cortesia nei confronti dei suoi ospiti, è sempre inarrivabile come “raccontatore”».
Sì, ma solo politica nel “menù”?
«Si parte da lì, poi magari si finisce con i suoi racconti sulla sua avventura umana che tengono tutti a bocca aperta. Mi reputo fortunata: spesso sono insegnamenti di vita».
Non dimentica però le barzellette?
«Non banalizzerei. Direi che sono aneddoti, parabole che hanno anche una loro morale educativa. Mai qualcosa di eccessivo o volgare. Berlusconi è la persona intellettualmente più onesta ed elegante che io abbia mai avuto la fortuna di conoscere».
Addirittura?
«Ma sì. Il presidente ha sempre un forte senso dell’umorismo e soprattutto dell’autoironia. Ma, ripeto, ciò che mi colpisce in lui sono i suoi racconti di vita vera e mi piace tantissimo l’amore che sprigiona verso i suoi figli e i suoi nipotini».
I nipotini o il “nipotino”?
«Sì, pur non volendo fare distinzioni, adesso stravede per Alessandro, il figlio di Barbara. Ne è innamorato, gli brillano gli occhi quando parla di lui e ne parla come di un bambino intelligentissimo, fenomenale».
Si ricorda un episodio curioso a riguardo?
«Una sera ci fece vedere le foto di quando per far credere ai due nipotini più grandi che davvero il nonno fosse “Superman” attaccò sotto l’elicottero un “Superman” gonfiabile con le sue fattezze».
Cambiamo scenario. È mai stata a Villa Certosa?
«Sì. È una realizzazione fantastica con musei botanici di ogni tipo. Uno con 850 specie di ibiscus, unico al mondo».
Quando c’è stata?
«Nel settembre del 2007».
Ahi, prima di essere eletta.
«Sì.

Dopo l’assemblea nazionale dei Circoli della Libertà, il presidente ci volle premiare, invitando noi ragazzi di Motore azzurro per un giorno di relax in Sardegna. Fu bellissimo stare lì col presidente anche se alla fine ritornammo a parlare dei “Difensori del voto”».VLM

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