È lidea del tè che le piace. Il correre con la mente a quella mezzora che potrà ritagliarsi dagli impegni. Non succede quasi mai, ma quando capita, si ritrova immersa in una miscela di piaceri.
Come beve il tè Cristina Parodi?
«Mi piace prepararlo, curare i dettagli: dalla tovaglietta, alla teiera particolare abbinata alla tazze. Soprattutto mi piace il pensiero che associo al tè: se decido di berlo significa che ho del tempo».
Quando succede?
«Nel fine settimana lo preparo per i familiari e gli amici che vengono a trovarmi. Proprio in questi giorni ho completato la veranda che dà sul giardino con un grosso tavolo al centro: provo un gusto incredibile a bere il mio tè guardando fuori attraverso i vetri e stando al riparo: sono freddolosa».
Il tè preferito?
«Mi piacciono le qualità fruttate, dolci e dal colore rossiccio. Poi ci metto tanto zucchero. Ma va bene anche il classico grey. Le bustine sono perfette, quando voglio esagerare scelgo le miscele sfuse. Adoro presentare le mie teiere, ne ho una collezione, in silver, dargento o di porcellana. La mia preferita è bianca con una rosa in rilievo e, non esagero, ha una forma panciuta di un metro di diametro...»
Il tè verde?
«Lo boccio, non mi piace proprio. Premio invece biscottini e dolcetti di accompagnamento».
Altre delizie legate al tè?
«Quando passo un pomeriggio con le amiche in qualche sala da tè del centro, a chiacchierare e a ridere. Oppure quando sprofondo nel mio divano con la tazza bollente e il mio libro preferito, momenti impagabili. Sempre accompagnati dal tè...»
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