Per le biciclette è una novità assoluta, per i ciclomotori lattesa boccata dossigeno: i nuovi ecoincentivi del ministero dellAmbiente hanno subito destato grande interesse. «Ci auguriamo - dice Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Ancma - che vengano bruciati nel più breve tempo possibile. Le vendite di ciclomotori erano ferme: con questa operazione prevediamo una salutare scossa al mercato. Speriamo di vendere almeno 20mila veicoli, soprattutto biciclette, tradizionali e a pedalata assistita».
Stavolta non è richieta una rottamazione.
«È un nuovo modo di rispondere alla richiesta di mobilità dei cittadini e avrà successo soprattutto nelle città».
Crede che rappresenterà una spinta decisiva per la cosiddetta mobilità lenta?
«Dovrebbe diventare una precisa scelta, a vantaggio della salute e della qualità dellaria, con la rinuncia a usare un altro veicolo a vantaggio della bici; oppure questa si aggiungerà semplicemente ai mezzi in dotazione alla famiglia».
Servono dunque altri incentivi?
«Sì, rivolti alle amministrazioni locali per nuove piste ciclabili. Servono percorsi dedicati cosicché la bicicletta, che non è poi così lenta, possa diventare una valida alternativa per andare a scuola e al lavoro. Un ciclista ad andatura normale può agevolmente percorrere 16-17 chilometri lora».
Con le agevolazioni ai veicoli elettrici il cerchio si chiude?
«Gli incentivi del ministero dellIndustria dedicati alle due ruote a motore tra i 50 e i 400 cc hanno dato vivacità al mercato, con leffetto di un +7,8% del venduto a marzo rispetto allo stesso mese del 2008.
È unestensione già programmata?
«La attendiamo a breve. Del resto, librido è la motorizzazione del futuro».
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