Roma«Stasera offro io la cena».
A chi?
«Alla mia famiglia».
Si festeggia la sfida Europee?
«Be, sì. E poi, dopo tante notti insonni...».
Addirittura, candidata Comi?
«Già, ero preoccupata. E avevo mille dubbi: cosa proporrò di nuovo? Cosa minventerò in campagna elettorale, se dovessi farcela?».
Ma ora è pronta?
«Prontissima, galvanizzata. Vuole che non sia emozionata, per unavventura che potrebbe essere la campagna della vita?».
Per carità... Ma non si è accorta delle polemiche?
«Certo, ma è stato montato un caso enorme per nulla».
Proprio nulla? Eppure Veronica Lario denuncia un «ciarpame senza pudore».
«Tanto per cominciare non mi riguarda. Io semmai mi sento più vicina alla figura della Prestigiacomo, che ha invece elogiato».
Però è stato un affondo pesante.
«Sì, ma ha preso di mira potenziali candidature che in verità non si sono verificate».
Perché lavrebbe fatto?
«Non lo so, ma è stata una critica futile e basata solo sulla lettura dei giornali. Io, tra laltro, non vedo chi lavora nello spettacolo».
Ce nè una: Barbara Matera.
«Vabbè, ha fatto la letteronza, ma non può essere etichettata. È più simpatica magari di una velina ed è stata annunciatrice Rai. Come dire, ha una certa storia nella tv: come la Carlucci e la Carfagna. Ma questo, cosa vuol dire?».
Non lo so, dica lei.
«Nulla. Ciò che conta è che Barbara era in prima fila, come me, al corso Pdl, a prendere appunti con umiltà. Tranquilli, smaschereremo tutto: si capirà che abbiamo un nostro pensiero autonomo».
Già, ai comizi insieme all«imperatore»...
«Non chiamatelo così».
Sbaglia destinatario.
«Sì, a Berlusconi non si addice il termine, visto che condivide sempre le sue scelte nei briefing con gli staff. Lui non ordina e basta, altrimenti non sarebbe leader e apprezzato dagli italiani».
Sintuisce che quelle-mail allAnsa non le sia andata giù.
«Si tratta di dinamiche familiari su cui non è giusto esprimere giudizi e ciascuno è liberissimo di fare le proprie scelte. Però...».
Però?
«Io non avrei discusso pubblicamente in questa maniera con mio marito: lavrei fatto in privato».
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