L’INTERVISTA LINUS

Il ruolo di presidente della Milano Marathon non lo spaventa. Pasquale Di Molfetta, in arte Linus, dj per professione e runner per passione, ha le idee chiare su come trasformare la corsa milanese.
Linus, avremo una nuova corsa ad aprile, ma per il 2009 Milano non avrà la sua maratona. Molti suoi «colleghi» podisti non l’hanno presa bene...
«Lo so e li capisco. Magari si stavano già preparando per l’appuntamento di fine novembre e questo vuoto li turba. Ma era necessario un cambiamento. In questo senso, lo spostamento dall’autunno alla primavera è il primo segnale della svolta».
Ad aprile si corre già a Roma...
«In Italia abbiamo quattro grossi appuntamenti: Milano, Roma, Firenze e Venezia. Quella nella Capitale era l’unica maratona primaverile. Quindi credo ci sia spazio anche per Milano. Se poi aggiungiamo che Torino ha spostato la sua corsa in autunno, non vedo dove sia il problema. La scelta di aprile ci avvantaggia poi dal punto di vista organizzativo e mediatico».
Perché?
«Perché due settimane prima si correrà la Stramilano. E perché la maratona arriva appena prima di un evento internazionale come la settimana del design. Per coinvolgere davvero la città non c’è dubbio: meglio aprile di novembre».
Molti milanesi credono che la maratona sia un peso più che un’opportunità...
«In passato sono stati fatti degli errori, soprattutto nel percorso, che hanno arrecato problemi al traffico. Si dice che gli automobilisti milanesi ce l’abbiano con i podisti: ma era così anche a Roma dieci anni fa, poi la situazione è migliorata. L’11 aprile si partirà dalla fiera di Rho e si arriverà in centro.

Una scelta logica, come si fa a New York e a Londra».
Quanti partecipanti si aspetta?
«Sarebbe già un successo arrivare a 5-6mila persone (più o meno la cifra dell’ultima Milano Marathon). In futuro si spera di migliorare».MaGu

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