L’INTERVISTA MICHAELA BIANCOFIORE

Onorevole Michaela Biancofiore, bella figura ha fatto il Pdl a un giorno dal voto a Bolzano.
«Questa campagna elettorale è stata un calvario».
Finito in rissa, con Giorgio Holzmann e Filippo Forest, entrambi Pdl, a prendersi a schiaffoni.
«È Holzmann che ha preso a schiaffoni Forest. Forest era seduto in macchina con la cintura allacciata, come faceva a picchiarlo?».
Holzmann sostiene che Forest e i suoi volevano strappargli i manifesti elettorali.
«C’era un accordo: niente facce sui manifesti, solo il simbolo del Pdl».
Un accordo fra chi?
«Fra me e l’altro co-coordinatore, Alberto Sigismondi, che è della corrente di Holzmann».
La co-gestione non funziona se poi finisce a botte.
«Infatti. Il caso Bolzano è la dimostrazione che ha ragione Berlusconi: le correnti uccidono il partito».
È uno scontro fra finiani e berlusconiani anche questo?
«Qui gli ex finiani sono con noi».
Allora è una questione etnica, tedeschi contro italiani?
«La questione tedesca ha a che fare con Svp, che ha in Holzmann il suo “italiano buono”».
Onorevole, non si capisce.
«Lo scontro è fra berlusconiani ed ex finiani da una parte e gasparriani dall’altra. Il Pdl sconta la guerra fra le correnti della ex An».
Sempre più difficile.
«Holzmann e Sigismondi fanno riferimento a Gasparri. A Bolzano noi abbiamo rinunciato al nostro candidato, l’ex Fi Tognin, che pure aveva il placet di Berlusconi, per cercare l’unità con loro. La scelta è ricaduta su Robert Oberrauch».
E poi che è successo?
«Lo sostenevano a parole, nei fatti lo boicottavano. Abbiamo portato qui sette ministri e ogni volta la stessa storia. Quando è venuta Daniela Santanchè, Holzmann per guadagnarsi i titoli dei giornali e oscurare il sottosegretario è sceso dal palco. E vogliamo parlare di Merano?».
Se non è troppo difficile...
«Lì Gasparri è venuto a sostenere il candidato ex Pdl, oggi in Alleanza per Merano, Carmelo Genovese, contro Claudia Benedetti, la candidata ufficiale Pdl».
Motivo di questi distinguo?
«Holzmann è un teorico della grosse koalition».
Che a Bolzano non è esclusa: cinque anni fa il centrodestra vinse per soli 7 voti, il Comune venne commissariato e si tornò alle urne a novembre.
«Lavorano non per vincere, ma per essere cooptati da Svp: vogliono posti in giunta. E Svp è così che vince. Gioca sulle divisioni dell’avversario. E ogni volta trova l’“italiano buono”, cioè sciocco, che si fa abbindolare».
E in mezzo c’è l’eterno scontro fra italiani e tedeschi.
«La questione linguistica conta rispetto al fatto che Svp difende solo i tedeschi, che non a caso hanno maggiore accesso agli incarichi pubblici. Ma vede, noi a Merano abbiamo candidato la Benedetti, tedesca, proprio per abbattere l’ultimo muro etnico d’Europa!».
Oggi si vota, che succederà?
«Queste elezioni sono le nostre primarie. Gli elettori possono scegliere me e gli altri candidati della linea ufficiale del Pdl, oppure Holzmann».


Se vince Holzmann?
«Prenderò atto e mi farò da parte, ma ne dubito».
Se vince lei scatta la vendetta?
«Sono 17 anni che subisco le sue angherie. Ora basta. Abbiamo già chiesto il suo deferimento ai probiviri».

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