L’INTERVISTA PAOLO HENDEL

In un'epoca schizofrenica, tanto vale dividersi in due. Paolo Hendel lo fa, al Teatro Ciak fino al 22 marzo, nel suo nuovo spettacolo intitolato «Il tempo delle susine verdi», scritto dallo stesso Hendel insieme a Paolo Metelli. Lo show, pensato come un doppio monologo nel quale dare voce al Paolo Hendel vero e proprio e al mitico alter ego Carcarlo Pravettoni (personaggio tv nato alla corte della Gialappa's, nel programma «Mai dire gol»), è un modo per fare volare l'ironia sul più ampio panorama di casa nostra. Da una parte il sulfureo comico toscano racconta di amore e sesso e di vita quotidiana all'inseguimento della felicità; su tutt'altro fronte, il cinico industriale Carcarlo Pravettoni la butterà in politica. «Per una volta ho deciso di lasciare a Pravettoni tutta la questione politica - spiega con il solito tono furbesco Paolo Hendel - perché la politica mi ha deluso a tal punto che è meglio che la tratti lui, che sa sguazzarci a dovere. Io mi concentro sul tema dell'amore, tirando in ballo grandi pensatori come Platone, Neruda, e quel massimo esponente della categoria che è Amedeo Minghi: il suo Trottolino amoroso è imprescindibile». L'amore, nella folle analisi di Hendel, viene raccontato in tutte le sue sfaccettature, e non solo riferito agli umani: «Il tempo delle susine verdi è quello più travolgente - spiega serioso il comico toscano - Per descriverlo, parto dalla fase di innamoramento di una coppia di elefanti. Ovvio, il sesso non può mancare, e per questo estrapolo qualche ricordo personale e letterario. Spesso, nel mio caso, le due cose sono coincise: si tratta di sesso più letto che praticato, per capirci».
Però, tra una risata e l'altra, Hendel piazza anche un po' di filosofia: «Prendo Platone e lo adatto alle mie esigenze - spiega - Ad esempio quando racconto ciò che il pensatore greco dice nel Simposio: gli esseri umani, secondo lui, in origine erano uniti a coppia in una sola palla. A causa della loro arroganza, Giove li divise in due, e da quel momento ogni metà va alla ricerca dell'altra metà. Ma queste palle erano assortite: c'erano palle uomo-donna, uomo-uomo e donna-donna». Dopodiché, ecco entrare in scena Carcarlo Pravettoni, pronto a «candidarsi sindaco in tutte le città italiane, contemporaneamente». Ma soprattutto deciso a togliere Palazzo Marino a Letizia Moratti: «Pravettoni vuole fare tutto - spiega Hendel - si fa eleggere consulente speciale agli Affari Sporchi, armato di soluzioni estreme per il paese. Come quando propone una nuova riforma scolastica, quella dell'Alunno Unico: una durissima selezione coordinata da Maria De Filippi attraverso il televoto porterà alla scelta dell'unico studente che verrà preparato dalla nazione a un futuro radioso.

Pravettoni si avvale di un team composto da Franco Califano, Pupo, Topo Gigio, Ezechiele Lupo e l'incredibile Hulk. É quest'ultimo il responsabile in quota Lega Nord, ovviamente perché è verde».
Al Teatro Ciak dal 12 al 22 marzo

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