MilanoPeppino Di Capri, lei che è un simbolo della canzone napoletana, che cosa ne pensa di questa nuova trovata di Matteo Salvini?
«Innanzitutto bisogna fare una premessa».
Dica.
«Penso che lentourage della Lega sia composto da persone intelligenti, determinate. In tutti questi anni sono cresciuti e migliorati. Gente che, insomma, ci sa fare».
Quindi?
«Questo è stato senza dubbio un episodio poco carino, per non dire altro. Oltretutto, ciò che si vede in quel video - quel coro e quegli atteggiamenti - non è in linea con quanto la Lega sta provando a trasmettere a tutti gli italiani. Non risponde al messaggio trasmesso anche nellultima campagna elettorale».
Però il rapporto tra la Lega e i napoletani non è mai stato idilliaco.
«Certo, lamore non è mai stato tanto forte e ci sono molti esempi che lo dimostrano. Ma pensavo che facessero parte di un passato ormai lontano. Oltretutto cè unaltra componente che aggrava la situazione. E credo che la aggravi in modo importante».
Qual è?
«In questa fase politica la Lega è impegnata a conquistare punti nella nostra zona, nel Napoletano. Un tentativo che sembrava ben avviato e destinato ad avere risultati positivi».
E invece?
«Credo proprio che dopo questa uscita, che mi sembrava una boutade e invece è diventato in poche ore un caso nazionale, sia destinato a far scendere in modo significativo lindice di gradimento di quel partito».
A questo punto il danno è fatto. Come dovrebbe reagire la Lega?
«Correre immediatamente ai ripari».
Facile a dirsi.
«Sì, la Lega deve rientrare immediatamente nei ranghi. Il napoletano non merita un trattamento così, questo è fuori di dubbio. Certo, ci sarà qualcuno che ci riderà su e si farà scivolare via la canzoncina di Salvini. Ma la maggior parte cè rimasta male e non dimenticherà così in fretta. Oltretutto cè da aggiungere unaltra cosa».
Quale?
«Quella di Salvini non è stata una battuta sfuggita o gettata lì per caso. È stato un gesto premeditato di fronte a una grande platea e quindi ancora più grave».
Salvini si è dimesso dalla Camera per andare a Strasburgo. Ora da molte parti si chiedono le sue dimissioni pure dalla carica di europarlamentare.
«Anche su questo bisogna fare un distinguo».
Dica.
«Se le richieste di dimissioni venissero dallinterno della Lega, allora sarebbe una scelta ben fatta che potrebbe avere senza dubbio un risvolto più che positivo».
Pare di no.
«Allora se è una richiesta che scaturisce dallopposizione e quindi fa parte dei soliti riti della politica, diciamo che non sarebbe una decisione che mi soddisferebbe molto. Per rimediare a questo sbaglio, la cura deve venire dallinterno della Lega, non da fuori».
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