MilanoChi è impegnato in prima linea nel tutelare i cittadini tira un sospiro di sollievo, ora che il pacchetto sicurezza è legge. Il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, per esempio. Responsabile della sicurezza nella seconda città italiana, quella che secondo gli stessi amministratori comunali era ormai diventata la «capitale europea» dei clandestini, con 38mila irregolari (su 400mila immigrati).
Signor prefetto, cosa cambia con il reato di clandestinità?
«Chi entra irregolarmente nel nostro Paese ora commette un reato. E per questo viene punito ed espulso immediatamente. Questo rafforza il contrasto dei fenomeni legati alla clandestinità».
Punito con pena pecuniaria?
«La scelta è decisiva. Si prevede unammenda con la pena accessoria dellespulsione immediata. E questo fra laltro può sgravare il nostro sistema carcerario».
A Milano si parla di 5mila espulsioni possibili.
«I dati in teoria sono quelli. In pratica è diverso, cè il problema del Paese dorigine dellimmigrato irregolare, che deve riprenderlo. E questo non sempre è un passaggio facile o rapido».
Per questo la legge innalza il tempo di ospitalità nei Cie?
«Esattamente. Prima spesso non si riusciva a eseguire in tempo lespulsione, proprio per le difficoltà amministrative».
Cè chi sostiene che le nuove misure colpiscono le badanti. È vero?
«Non cè assolutamente alcuna preoccupazione. Non ci sono rischi per le persone utili, che anzi saranno accolte in modo anche più ampio».
Chi saranno i volontari per la sicurezza? Le cosiddette ronde?
«Il ministro Maroni lo ha detto chiaramente. Le norme legalizzano il fenomeno. Si eviterà le teste calde e il fai-da-te. Faremo tutte le verifiche sui requisiti, con un occhio di riguardo per gli agenti in congedo delle forze dellordine».
Insomma, sarà più facile da oggi fare il vostro mestiere?
«Il giudizio sugli strumenti introdotti dalle legge è positivo. Se le norme saranno applicate correttamente sarà più facile garantire quella sicurezza che i cittadini auspicano».
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