Roberto Belloli è un imprenditore varesino che, come tanti, sta lottando per salvare la sua azienda, ma soprattutto è il leader dei «Contadini del tessile», il movimento dei piccoli e medi industriali, che da luglio si è battuto per ottenere la legge sul Made in Italy.
Si aspettava un voto plebiscitario?
«No. Ero in aula e confesso che mi sono commosso. Tanti italiani sono diffidenti nei confronti della politica, ma la Camera ha dato una prova straordinaria: finalmente un Parlamento che lavora per lItalia che lavora».
Eppure gran parte dellopinione pubblica non era al corrente della sua battaglia...
«Già, la grande maggioranza dei media non ci ha dato voce e per questo tengo a ringraziare pubblicamente il Giornale, che ci ha sostenuto con vigore nelle ultime settimane. Senza il vostro appoggio e quello della trasmissione Report, che su iniziativa di Sabrina Giannini per prima ha parlato di noi in tv, forse non ce lavremmo fatta».
Lei nei giorni scorsi ha criticato duramente Confindustria. E ora?
«Sono felice che il Parlamento abbia ascoltato le nostre ragioni e osservo che Confindustria non è mai uscita allo scoperto. Deve conciliare interessi contrastanti e non può ignorare le pressioni dei grandi marchi, che erano contrari al provvedimento. Ma per una volta hanno vinto i piccoli e medi imprenditori, che rappresentano la vera ricchezza del Paese. Mi sembra una novità non da poco».
Non teme un veto dellUe?
«Direi di no. Anzi, lItalia apre nuove prospettive, colmando un vuoto. Cina, Stati Uniti e altri Paesi si sono dotati da tempo di legge che tutela i produttori locali. LUnione europea invece non ha mai fatto altrettanto. Unanomalia che ora Bruxelles può correggere, a dispetto delle pressioni di Paesi come Olanda, Gran Bretagna, Svezia, sedi di aziende multinazionali. Come può la Ue svantaggiarci rispetto ai nostri concorrenti? Ora può dimostrare di fare davvero i nostri interessi... ».
Che ne sarà dei «Contadini del tessile»?
«È presto per dirlo, aspettiamo il voto in Senato prima di pensare al futuro del movimento.
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