L’INTERVISTA LA VINCITRICE

Roma Confusa e felice dall’alto dei suoi trionfali 21 anni, Alessandra non riesce quasi a parlare. Sussurra. Ha appena vinto l’edizione 2009 di Amici, è rincantucciata in una saletta di Cinecittà, vicino a Maria De Filippi che se l’abbraccia quasi stritolandola.
Davvero Alessandra, non credeva di vincere?
«No, a dir la verità fino all’ultimo ho pensato che vincesse Valerio».
Ma dicono che sia antipatico.
«È un concorrente che ho scoperto solo nelle ultime settimane. E mi dispiace».
Va bene. Ma è antipatico o no?
«No. Ma certo le sue uscite vanno comprese e valutate per quel che sono».
Alessandra, ha vinto. La dedica?
«Senz’altro mi ha aiutato molto Maria De Filippi. Ma la dedica va a mia mamma e alle mie amiche Nicoletta e Ilaria».
Le sono mancate molto. Per questo è stato anche modificato un po’ l’assetto dello show per farle incontrare qualche volta i suoi cari.
«Sì, io non ero mai stata via da casa (è di Galatina, in Puglia) e la mia era una vita normale. Perciò, da quando sono arrivata ad Amici, un giorno sì e uno no pensavo di mollare tutto».
Adesso per lei cambierà tutto: fama, stimoli e tensioni...
«Chiederò ai discografici di comprendere anche mia mamma e le mie amiche nei miei spostamenti».
Ma farà un tour?
«Boh, non so nulla».
E come si intitola il suo nuovo cd?
«Sarà una sorpresa, non abbiamo ancora deciso il titolo».
Insomma, non sembra avere le idee chiare.


«Per adesso so benissimo che voglio fare la cantante. E anche imparare a suonare bene il pianoforte».
Ma guardava «Amici» prima di diventarne una dei concorrenti?
«Certo. E sono venuta qui pure quando avevo 17 anni e mezzo. Non mi presero, ero troppo giovane».

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