L’intolleranza viene tollerata Ma solo se è contro Lega e Pdl

L’intolleranza viene tollerata Ma solo se è contro Lega e Pdl

(...)alla finestra se muore un militare italiano o se contesta la scelta del suo sindaco che vorrebbe realizzare una moschea nel suo quartiere. Oppure, se il loro vicino esce di casa per andare a Sestri Ponente a sentire un comizio, sono pronti a corrergli dietro: pronti a sbarrargli la strada in maniera democratica. Con un bel bengala in mano per farsi riconoscere meglio; con pentole, cucchiai e coperchi per fare fracasso e creare quella giusta tensione per tenere il più lontano possibile dal Verdi i simpatizzanti delle camicie verdi. Commentando le contestazioni di sabato scorso e l’episodio di Imperia Umberto Bossi ha dato la sua interpretazione: «Tanto surriscaldamento non serve a prendere, ma semmai a perdere i voti. La gente è abbastanza equilibrata da cercare la serenità anche in politica, capisce che il troppo casino è contrario alle proposte», mentre il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, su Imperia è stato ancora più chiaro indicando il movente del clima d’odio che puntualmente torna alla vigilia del voto: «Un episodio che si ricollega al decreto che abbiamo fatto per permettere elezioni dove tutti possano partecipare - ha detto -. Si collega all’atmosfera preoccupante montata dalla sinistra».
Episodi non nuovi per Genova e la Liguria e per quelli che scendono in piazza quando c’è da contestare il centrodestra. Gli stessi che cercarono di boicottare il comizio di Silvio Berlusconi al Carlo Felice nel 2006 urlando alle oltre mille persone che erano dentro «Non uscite di qua!». Una minaccia che venne replicata sempre per Berlusconi in visita a Sestri Ponente nel 2008.
Gli stessi anti violenti appartenenti ai centri sociali che, l’estate scorsa, aggredirono il segretario provinciale della Lega Nord Edoardo Rixi a Marassi. Oppure i pacifisti che nel centro storico assalito Gianni Plinio e Matteo Rosso, consiglieri regionali del Pdl, mentre raccoglievano firme per chiedere l’intervento dell’esercito a controllo della città vecchia confezionando per loro anche un gavettone carico di urina. O, ancora, quelli che distrussero i gazebo della Lega in piazza Banchi lanciando uova marce mentre i giovani del Pd applaudivano dalle finestre della sede.

Solo una parte delle aggressioni avvenute negli anni nella Genova tollerante senza che nessuno, a sinistra, si sia mai smarcato. Così come per il carico di letame versato nei giorni scorsi di fronte al circolo leghista del Lagaccio. Piccoli anelli di una lunga catena di reale intolleranza.

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