Diciamolo: il mondo corre in fretta, ma ogni tanto ci vorrebbe un freno. Ormai si sa tutto di tutti e in grande anticipo, figuriamoci allora quando si parla di Apple, di un iPad e di un’eredità - quella di Steve Jobs - che continuerà ad affascinarci a lungo. È tutto già scritto. Insomma: il successo dell’hi-tech ha generato un business che va oltre quello dei semplici numeri contabili. È l’esplosione degli oracoli del web, pronti a seppellirci di dati e foto in esclusiva per dirci quello che avverrà, sicuramente e naturalmente anche quando poi magari non tutto sarà vero.
Prendete l’iPad3, e l’avvertenza è che tutto quanto leggerete di seguito non è altro che verosimile. Di più: magari sarà vero, ma secondo i rumors è già certo. E così in pratica il nuovo tablet di Cupertino sarà presentato il 7 marzo, dato per sicuro perché allo Yerba Buena Center - già in passato luogo scelto dal mitico Steve per i suoi keynotes - quel giorno non ci sono altri appuntamenti. Non si hanno però notizie sull’agenda di Tim Cook, attuale Ceo di Apple.
Eppoi, il futuro tablet è già stato vivisezionato in rete, dove è perfino stata pubblicata una foto rubata in Cina - e dove sennò? - della nuova (presunta) scocca in alluminio, che presenta - dicono i web esperti - una diversa disposizione delle viti di bloccaggio. Cosa che dimostrerebbe - aggiungono loro - l’arrivo di uno schermo un po’ più grande, di un profilo un po’ più sottile e di una batteria di più lunga durata. E lo schermo, poi: non potrà essere che l’ormai celebre retina display, quello insomma che già equipaggia l’iPhone e rende le immagini ad alta definizione. E inoltre le fonti (naturalmente anonime) assicurano anche la presenza di un processore «quad core» che consente di gestire più applicazioni alla volta con una velocità da Formula Uno, così come anche la grafica sarà 20 volte più veloce dell’iPad attuale. E questo è tutto, forse.
Perché se poi il Wall Street Journal si lancia su anticipazioni stile Appleinsider (noto blog della rete), ecco che l’indiscrezione diventa notizia, così com’è puntualmente successo: «In arrivo anche un iPad mini» si legge in un titolo (manca solo il punto esclamativo). Ovvero un tablet un po’ più piccolo - con uno schermo di circa 8 pollici - che dovrebbe andare a contrastare il crescente successo dei rivali nel settore dei sette pollici. Possibile, ovviamente, anche perché Steve Jobs - che era fortemente contrario all’operazione rimpicciolimento - non c’è più e dunque liberi tutti. E neppure il fatto che in Corea, patria dei più acerrimi rivali di Cupertino, l’iPad normale abbia superato il milione di pezzi venduti distanziando la concorrenza, può fermare i rumors. In fondo se ne parla da tempo: prima o poi ci si azzecca.
Davvero: il mondo corre in fretta e adesso precede addirittura ciò di cui si innamorerà. Perché l’unica notizia per ora certa è che l’iPad3 - se davvero così si chiamerà - sarà ancora un successo, sul resto invece non potremo giurarci. Anche perché poi il mondo - quello reale - spesso non è ancora pronto: si parla ad esempio di smartphone e tablet già predisposti per le nuove reti Lte, cioè quelle che dovrebbero portare la banda larga sui nostri congegni portatili ma che ancora non esiste. E perfino ciò che è già stato lanciato con grande meraviglia, il maggiordomo tecnologico al quale raccontare tutti i nostri desideri via iPhone, ancora non funziona con certezza se è vero che l’italiano è una delle lingue ancora in fase di studio e che per uno scozzese farsi capire da Siri - maggiordomo molto inglese - resta un’impresa.
Insomma: siamo pronti per una nuova meraviglia, sapendo che intanto già si parla di un iPhone5 più grande, più bello e più performante (ma non doveva uscire già lo scorso autunno?). E siamo pronti perché tutto quello che avete letto probabilmente è vero, sull’hi-tech ormai non si scherza più e internet la sa troppo lunga per sbagliare.
Così, quando fonti ufficiali di Apple affermano che l’azienda «non conferma né smentisce voci e speculazioni uscite sul web», nulla ci può più convincere che quello che vedremo il 7 marzo (ovvio) è qualcosa che abbiamo già visto. Sarà bellissimo e sarà probabilmente una delusione. Perché sapremo già tutto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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