L’ipotesi: altri quattro mesi di tempo

RomaLa novità è nell’aria, ma non ci sono conferme. Nemmeno al pre consiglio dei ministri di ieri sera la decisione è stata formalizzata, ma è sempre più probabile che siano riaperti i termini per lo scudo fiscale che scadeva ieri, con una nuova data fissata per l’aprile 2010. La novità ieri è stata confermata da fonti del governo e ci sarebbe anche il provvedimento dove inserirla la proroga: il milleproroghe che sarà portato al consiglio dei ministri di domani. Ma non c’è certezza nella nuova data. Il viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas ieri ha confermato che «se ne sta parlando. In molti insistono», ma ha precisato che la decisione non è stata presa. Ieri sono circolate indiscrezioni anche sui dettagli. Come un’aliquota più alta (6% invece del 5%) per i ritardatari, cioè per chi non ha aderito entro ieri (il termine previsto dalla norma in vigore) e vuole fare rientrare i capitali entro aprile.
Quello che è certo è che fino a oggi lo scudo ha funzionato bene. «È stato un successo, tenendo conto anche del fatto che non è solo una questione di entrate per lo Stato, ma di rientro di capitali che alimenteranno il circuito del reddito nazionale. Quindi se la cifra è come quella che sembra poter essere (circa 110 miliardi), significa 4 punti di Pil. Questa è la possibilità di recuperare quello che si è perso nel 2009, con la crisi», ha stimato Vegas.
Sono in molti a guardare allo scudo. Anche i banchieri svizzeri hanno fatto una stima di quanti italiani hanno aderito. Sui 100-110 miliardi di euro di capitali regolarizzati con lo scudo fiscale, ne sarebbero arrivati dalla Svizzera 30-40 miliardi (45-60 miliardi di franchi), hanno detto ieri i vertici dell’Associazione bancaria ticinese. Conferme anche da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle entrate: «io assolutamente non ho numeri, ma le segnalazioni sono buone, ci aspettiamo il regalo di Natale».
L’eventuale nuova scadenza per aderire dovrebbe essere inserita nel milleoproroghe, ma nella bozza di ieri non c’era traccia, così come non c’era niente sulla rottamazione. Ci sono invece altre misure attese, come la conferma del blocco delle tariffe fino al 31 dicembre 2010; lo slittamento di un anno (nel 2011) della nuova carta di identità con i dati biometrici, la proroga delle attività intramoenia per i medici ospedalieri e la proroga delle concessioni demaniali di 6 anni fino al 31 dicembre 2015. E poi la proroga di un anno per gli studi di settore 2010-2011.
Ieri, oltre ai primi bilanci sullo scudo fiscale, il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha annunciato che nel 2010 saranno recuperati due miliardi di euro di contributi evasi. Nel 2009 sono stati recuperati 70 milioni, con 45mila iscritti segnalati dall’agenzia fiscale all’istituto di previdenza, di cui 20mila sono stati regolarizzati. L’anno prossimo si punta più in alto: 600mila controlli, con l’obiettivo di arrivare a quota 2 miliardi di euro.

Buoni risultati per l’Inps anche nella riscossione di contributi evasi Al 30 novembre risulta già una riscossione di 3,8 miliardi di euro «e pensiamo di arrivare a fine anno a 4,5 miliardi con un incremento del 70 per cento rispetto allo scorso anno».

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