Ernesto Cazzaniga*
Continua a tutto spiano la sarabanda mediatica nei riguardi dellUnire. Venerdì scorso addirittura sulla prima pagina del quotidiano ippico figurava la notizia dellufficializzazione della nomina del conte Melzi dEril a commissario straordinario dellente. Notizia poi rivelatasi una bufala come ha stigmatizzato Maurizio Mattii sul sito che anima con la solita acrimonia in dose da cavallo. Il non trascurabile effetto è che al posto di informazione è in atto una vera e propria disinformazione, della quale si possono forse intuire le origini, ma non gli scopi. Perché con comportamenti di questo genere, agevoliamo sicuramente la fine dellippica e non di un direttore generale o di un commissario al posto di una altro. In una parola, continuiamo a farci del male da soli. Daltro canto, cercare come è stato fatto di addebitare la crisi dellippica ad un solo uomo è semplicemente demenziale. Lippica, lo ripeto da molto tempo, è entrata in crisi profonda dal giorno dellinizio delle pseudo riforme messe in atto dalla politica, oltre a ciò naturalmente altri fattori e non solo addebitabili alla politica hanno contribuito allaggravarsi della crisi. Ma continuare a parlare del non pagamento dei famosi minimi garantiti quale concausa della crisi è assolutamente fuorviante, in quanto i minimi garantiti sono stati ridotti e spalmati con una legge dello Stato e non per volontà di un uomo malvagio. Il solito Maurizio Mattii, il più virulento e pernicioso, sul sito di una associazione continua a straparlare a proposito di accordi e patti presi con il commissario Melzi. Patti e accordi che, se non saranno rispettati, promettono guai allinfinito, con la risibile minaccia di portare i camion per bloccare lautostrada e amenità del genere.
Non poteva mancare anche un intervento parlamentare, con una interrogazione di un deputato della maggioranza il quale, praticamente, anche se con tutti i distinguo e le cautele del caso, non fa altro che ripetere le stesse argomentazioni, comprensive delle approssimazioni più plateali e facilmente confutabili. Un esempio: si sostiene che le analisi del doping erano precedentemente fatte dallAssociazione allevatori ad un costo molto inferiore dellattuale, ma di quale film si parla? Imprecisioni sostanziali che denotano la voglia di spararle comunque e grosse. Per la coerenza la prossima volta. Ma, non sono i parlamentari dell opposizione che, essendo fuori, chiedono informazioni al governo in carica su atti non a loro conoscenza? Il parlamentare cosi zelante, non poteva alzare il telefono e chiedere informazioni al ministro vigilante, della sua stessa maggioranza? Un importante quotidiano romano, se ne esce con un allarme assolutamente ingiustificato per la vita dellUnire, sostenendo che larticolo 42 della Finanziaria comporta la soppressione dellEnte. E sufficiente leggere larticolo impropriamente citato, dove il comma 5, recita: «...le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano... nonché agli enti i cui consigli di amministrazione siano in parte designati dalle amministrazioni pubbliche regionali...». È di tutta evidenza che lUnire, a seguito della previsione di questultimo comma, laddove precisa che dal provvedimento in questione sono esclusi gli enti i cui consigli di amministrazione siano formati anche in parte da membri designati da amministrazioni pubbliche regionali, viene esclusa dai provvedimenti di cui allart. 42 della Legge finanziaria.
In sostanza il motivo di tutto questo bailamme - al di la dei gravissimi e reali problemi che esistono e non sarà facile in qualunque situazione recuperare - non sarà unicamente per fare la guerra allattuale segretario generale? Perché ormai è chiaro a tutti è solo di questo che si tratta.
Una grossa colpa di questo stato di cose, a mio avviso, ricade sulle spalle del ministro De Castro il quale con un comportamento inspiegabile non ha mai preso una posizione ufficiale e con i suoi silenzi ha legittimato le illazioni più fantasiose.
* ex presidente dellAnact (Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore)
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