TeheranSotto la minaccia di nuove sanzioni per il suo programma nucleare, lIran è passato ieri alla controffensiva in una conferenza internazionale a Teheran, negando di volere costruire ordigni atomici, accusando gli Stati Uniti di essere «i soli criminali nucleari» e chiedendo la sospensione dallAgenzia internazionale per lenergia atomica (Aiea) di tutti i Paesi in possesso di armi atomiche.
Liniziativa è una risposta ad un vertice sulla sicurezza nucleare svoltasi a Washington il 12 e 13 aprile, durante la quale il presidente americano Barack Obama ha fatto pressioni per la rapida approvazione di sanzioni contro la Repubblica islamica. La conferenza di Teheran, secondo gli organi ufficiali iraniani, vede la partecipazione dei ministri degli Esteri di otto Paesi, tra i quali lIrak, la Siria e il Libano, e di vice ministri di alcuni altri Paesi, tra i quali la Russia. La Cina è presente con un assistente speciale del capo della diplomazia. Nessun Paese europeo è presente alliniziativa. Tra i partecipanti non governativi, lex ministro degli Esteri italiano Gianni De Michelis, presidente dellIpalmo.
«Il solo criminale nucleare del mondo ora afferma falsamente di essere impegnato a combattere la proliferazione di armi nucleari, ma non ha intrapreso nè intraprenderà mai alcuna seria azione in questo senso», ha affermato la Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, riferendosi agli Usa, in un messaggio ai partecipanti.
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