Sport

L’obbiettivo del 2006 1800 milioni

Filippo Grassia

Ce la faranno i nostri eroi a chiudere l’anno con una raccolta di almeno 1800 milioni? È la quota prevista dalla Finanziaria (fortissimamente voluta da Giorgio Tino, direttore generale dell’Aams) per ridurre dal 9,5 all’8% le imposte sulle scommesse sportive con più di 3 eventi. Quelle fino a 3 eventi sono già tassate al 3%. Il 2005 si è chiuso con una raccolta di 1461 milioni e un aumento del 12,4% rispetto all’anno precedente: ci vorrebbe una crescita del 25%, pari a 339 milioni, per ottenere una significativa diminuzione erariale. Il gap è pesante: mai le scommesse sportive hanno messo assieme un incremento di questa entità.
Eppure ci sono i presupposti per riuscirci, e non sono pochi. 1) Il gioco telematico è in formidabile ascesa, nel 2005 ha significato il 22,6% del movimento: nel 2006 potrebbe raddoppiare la raccolta grazie anche all’imminente lancio sul mercato della “card Aams” che permetterà di utilizzare qualsiasi provider, purché in regola con le nostre leggi. 2) È in diminuzione la quota delle scommesse effettuate su siti esteri. Le nuove norme stanno convincendo perfino colossi quali Betandwin e Cogetech a entrare nel gruppo dei provider autorizzati dallo Stato che al momento sono Gruppo Core, Match Point, Microgame, Pianeta Scommesse, Punto Bet, Snai, Toto2000 e Totosì. Le due aziende straniere, come informa Agicos, hanno acquisito delle concessioni e superato l’area test con le rispettive piattaforme tecnologiche: presto diventeranno operanti. L’esempio sarà seguito da altri operatori che al momento operano con siti fuorilegge e che rischiano di essere oscurati in base alla nuova Finanziaria. 3) L’allargamento della rete, qualsiasi sia la strategia messa in atto dall’Amministrazione dello Stato, avrà il duplice scopo di coprire molti dei comuni finora scoperti e di limitare l’attività dei tanti ctd, italiani e stranieri, che operano al di fuori di qualsiasi norma giuridica. Per non parlare del gioco nero sul quale la Guardia di Finanza indaga con particolare efficacia. È di ieri la chiusura di una bisca clandestina a Ragusa. 4) Si è aperto proprio in questi giorni un nuovo fronte. Snai ha infatti annunciato di essere pronta ad accettare scommesse, tramite la propria card prepagata, sul digitale terrestre de La7: si tratta di una nuova piattaforma per la raccolta delle giocate telematiche, che va a fare compagnia ad internet e telefoni cellulari. Una novità assoluta per il nostro paese. Basta collegare il digitale terrestre a una linea telefonica e utilizzare le “card” già utilizzate per il gioco su internet. Su Sky la procedura è già a buon punto. E, in base ai test effettuati negli ultimi due mesi, la clientela si è detta più che favorevole ad utilizzare questo sistema per scommettere, soprattutto in tempo reale. 5) Ed eccoci a un altro punto forte: il palinsesto. In attesa che i provider abbiano la possibilità di personalizzare le offerte alla clientela, le scommesse sportive riceveranno impulso dalle Olimpiadi invernali di Torino (un milione la stima di Ughi, presidente di Snai) e soprattutto dai Mondiali di calcio che si svolgeranno dal 9 giugno al 9 luglio in Germania. Con la speranza che l’Italia vinca il proprio girone ed eviti il Brasile negli ottavi di finale.
A questo riguardo il calcio continua fare la parte del leone: su 1.461 milioni, 1.365 sono stati giocati proprio su questo sport che da solo rappresenta il 94,5% del totale. Tutti gli altri sport sono sotto l’uno per cento ad esclusione del basket (3%) e del tennis (1,8%).

In coda proprio lo sci alpino che dovrebbe rappresentare la disciplina principe a Torino 2006.

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