Nel 2005 i più importanti governi del mondo hanno tradito con «gli inganni e false promesse» i diritti umani. Lo denuncia Amnesty International nel rapporto annuale 2006 presentato a Roma in cui lorganizzazione prende di mira «la guerra al terrore» scatenata dagli Stati Uniti e nel cui nome il mondo ha «chiuso gli occhi di fronte a violazioni dei diritti umani su scala massiccia». La conseguenza, continua Amnesty, è che è stato «pagato un prezzo elevato in termini di erosione dei principi fondamentali e di enormi danni arrecati alla vita e a benessere della gente comune». Ancora una volta Amnesty denuncia lesistenza di «centri di detenzione statunitensi in tutto il mondo» in cui sono rinchiusi «migliaia di uomini sospettati di terrorismo», ma «senza alcuna prospettiva di essere formalmente accusati o di ricevere un equo processo. A fine anno - afferma il rapporto - circa 14mila persone arrestate dagli Stati uniti e dai loro alleati durante operazioni militari e di sicurezza in Irak e Afghanistan erano trattenute in centri di detenzione nello stesso Afghanistan, a Guantanamo e in Irak». Nel 2005 «è diventato sempre più chiaro come molti Paesi si siano resi complici o abbiano sostenuto le pratiche degli Stati Uniti nella «guerra al terrore», tra cui tortura, maltrattamenti, detenzioni segrete a tempo indefinito e trasferimenti illegali oltre confine». I governi occidentali, continua il rapporto, «sono stati chiamati a rendere conto del proprio operato di fronte a organi di giustizia e istituzioni.
La più alta Corte britannica ha rigettato il proposito del governo di Londra di usare prove estorte con la tortura, mentre il Consiglio dEuropa e il Parlamento europeo hanno aperto inchieste sul coinvolgimento dei Paesi europei nel programma statunitense di «consegne straordinarie», cioè i trasferimenti illegali di prigionieri in Paesi dove avrebbero rischiato di subire torture o altri abusi». Tra le località europee toccate dai voli compaiono gli aeroporti di Pisa e di Roma Ciampino. LItalia, afferma Amnesty, ha lobbligo di svolgere indagini approfondite su quanto accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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