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L’occupazione cresce negli Usa, in Europa no

I dati della disoccupazione diffusi ieri in Europa e negli Usa mostrano le varie facce della crisi. In Italia è stabile (8,7%), ma esplode quella giovanile (28,9%). In Europa è stabile, ma la media (10,1%) supera quella del nostro Paese. Negli Stati Uniti il dato è leggermente più alto, ma migliora e, con 103 mila nuovi posti, si porta al 9,4%, minimo da 19 mesi. Alcune reazioni sono state immediate. La Borsa italiana, per esempio, dopo la diffusione del dato americano ha corretto in positivo. Wall Street ha aperto col segno più, ma l’euro si è apprezzato rispetto al dollaro: prima del dato valeva 1,2951 dollari, poi, 1,3015. L’apparato produttivo italiano batte l’Europa, ma gli Stati Uniti danno segnali di scrollo dalla crisi che da noi ancora non si vedono. Capitolo a parte i giovani: uno su tre, o giù di lì, è senza lavoro. L’ufficio studi della Cgia di Mestre è comunque pessimista: dice che il dato della disoccupazione reale in Italia è superiore al 10%.
Tutti i numeri vanno messi sotto la lente d’ingrandimento e interpretati. Per esempio, negli Stati Uniti la disoccupazione era attesa al 9,8% e si è rivelata al 9,4%; ma i nuovi posti di lavoro dovevano essere, secondo le previsioni, 150mila e invece sono stati 103mila. È il ventesimo mese consecutivo che la disoccupazione Usa è superiore al 9%, tuttavia è il miglior dato da 19 mesi. Come leggere questi segnali? Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ammette: la ripresa è troppo lenta.
Tornando in patria, la disoccupazione resta stabile all’8,7% a novembre. L’Istat segnala che fuori dagli arrotondamenti il tasso dei senza lavoro risulta in lieve calo dall’8,729% all’8,678%. In aumento la disoccupazione giovanile: il tasso del 28,9% registra un incremento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 2,4 punti rispetto a novembre 2009. Anche in questo caso si tratta di un record dall’inizio delle serie storiche, cioè da gennaio 2004. Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta in diminuzione dello 0,4% rispetto a ottobre e in aumento del 5,3% rispetto a novembre 2009.

A novembre 2010 l’occupazione maschile diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,8% rispetto al corrispondente mese dell`anno precedente. L`occupazione femminile aumenta dello 0,7% rispetto a ottobre e dell’1,4% su base annua.

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