L’odissea del metrò che non finisce mai

L’odissea del metrò che non finisce mai

A passo di lumaca e a peso d'oro la metropolitana di Genova si avvicina al capolinea di Brignole. Tre gli anni di ritardo accumulati dalla tratta finale, che collegherà De Ferrari alla stazione ferroviaria. E nonostante l'attesa sia stata già lunga - 7 anni per 1,6 chilometri di tracciato con un ritmo di avanzamento di 228 metri all'anno - i genovesi dovranno avere ancora pazienza dopo il taglio del nastro. Se il viaggio inaugurale sull'ultimo miglio della metropolitana genovese è previsto per la prossima primavera, in realtà la tratta sarà aperta al pubblico solo qualche mese più tardi.
Il tempo necessario a espletare i collaudi per la successiva messa in funzione in sicurezza. L'amministrazione Vincenzi, negli ultimi cinque mesi, ha imposto l'accelerata dei lavori ad Ansaldo sts, concessionaria dei lavori, e all'Ati Metrogenova, che ha l'appalto per la realizzazione delle opere civili. «L'obiettivo del Comune - spiegano da Ansaldo sts - è fissare il taglio del nastro ad aprile 2012. Per accelerare i lavori abbiamo trovato un accordo con Rfi che ci ha concesso di lavorare su due fronti nel cantiere del riassetto del nodo ferroviario all'interno della stazione Brignole». Se i tempi dettati dal Comune saranno rispettati, l'inaugurazione dell'ultima tratta cadrà in piena campagna elettorale delle amministrative: la solita parata di autorità in posa davanti a fotografi e cameramen.
La tratta De Ferrari-Brignole doveva costare, secondo i calcoli del 2005, 113 milioni di euro al netto dell'Iva, poi lievitati a 137. A frenare la corsa della metro hanno contribuito lo stop di sei mesi per il ritrovamento di reperti archeologici a Borgo Incrociati e le sei varianti al progetto iniziale, datato 2005. Tra le modifiche, anche lo stralcio, deciso dal Comune nel 2008, della stazione intermedia di Corvetto per mancanza di fondi. In alto mare sono i lavori per la realizzazione del nuovo deposito di Di Negro, dove saranno ospitati i sette nuovi treni da 39 metri, acquistati dal Comune da Ansaldo Breda per un totale di 31,7 milioni di euro. «Per costruire un chilometro di metropolitana - spiega Riccardo Genova del Centro interuniversitario ricerca trasporti - occorrono tra i 70 e i 100 milioni di euro».
Ma esistono anche alternative più economiche e altrettanto convenienti dal punto di vista trasportistico. Per esempio la tranvia. «Ha un costo a chilometro - puntualizza Genova - tra i 15 e i 25 milioni di euro e garantisce una capacità di trasporto adeguata alla nostra città che ha avuto, in passato, un'efficiente tradizione tranviaria».
Evidentemente in Comune la pensano diversamente, visto che, in questi giorni, Simone Farello, assessore alla Mobilità, ha annunciato l'intenzione di prolungare la metro da Brignole a San Fruttuoso. «Ma a cosa serve prolungare la metro se nel 2015, con il riassetto del nodo genovese, l'attuale linea ferroviaria sarà riservata al traffico metropolitano?». Se lo domanda Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti che in Regione ha presentato un'interrogazione sull'argomento.

«Il Comune non ha trovato i soldi per realizzare la fermata di Corvetto - spiega Pellerano - ma è riuscito a perdere 75 milioni di euro stanziati già nel 2001 dal governo per prolungare la metropolitana su sponda sinistra del Bisagno. L'attuale giunta ha preferito abbandonare il progetto e optare per la tranvia. Il cambio di destinazione non è stato accettato dal governo e Genova ha perso i fondi».

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