L’Opec taglia la produzione sale il prezzo del barile

da Milano

Il prezzo del petrolio risale sopra i 60 dollari al barile sulle voci di un nuovo accordo tra i Paesi membri dell’Opec che prevede il taglio di 1 milione di barili al giorno della produzione di greggio. I membri del cartello con questa mossa vorrebbero infatti stabilizzare il prezzo nel medio periodo su un livello non inferiore ai 50-55 dollari al barile. A effettuare la riduzione più corposa sarà l’Arabia Saudita con 300mila barili al giorno. L’indiscrezione era stata anticipata dal Wall Street Journal. «L’idea è ora quella di tagliare un milione di barili al giorno della produzione attuale il più presto possibile», ha spiegato al Wsj un delegato Opec. Secondo le stime dell’Iea, nel mese di agosto l’output del cartello è ammontato a 30 milioni di barili al giorno. La notizia ha provocato il forte rialzo dei prezzi, che a New York sono saliti del 2,04% .
Sarebbe la prima riduzione che l’Opec ha deciso di varare dall’aprile 2004 e potrebbe essere votata già nel mese di ottobre.

Il piano non piace agli Stati Uniti che è il maggior utilizzatore mondiale di oro nero. Il segretario all’Energia Sam Bodman ha detto di essere contrario perché l’inverno è alle porte e dunque è vicino anche il picco di domanda per i combustibili.

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