L’Open d’Italia è a prova di uragano e dietro a Vancsik compare un finlandese

nostro inviato a Torino

Emozioni, rimonte, colpi di scena. E un mezzo uragano che lo ha bloccato per tre ore, proprio quando si stava per archiviare la terza giornata di gioco. Non si è fatto mancare niente ieri l'Open d'Italia di golf. Accolta quest'anno, per la prima volta, dal Royal Park di Torino, la massima manifestazione per professionisti che transita nel nostro Paese è stata caratterizzata dalla spettacolare rimonta del giovane atleta di casa, Marco Soffietti (208 lo score), che ha scavalcato ventisette posizioni passando, con disinvoltura, grazie ad un'infilata di sei birdies dal quarantacinquesimo posto al diciottesimo. Non benissimo è andato Francesco Molinari che era partito ieri mattina saldamente ancorato alla sesta posizione. Bloccato dall'uragano a due buche dalla conclusione, Francesco (premiato peraltro ieri dai giornalisti con la pallina d'oro) ha sofferto purtroppo anche per la sosta forzata, perdendo concentrazione e colpi preziosi e si ritrova oggi al trentunesimo posto con uno score di 210 colpi. Fortuna che per un Molinari che va, un altro arriva e così il compito di riprendere terreno è toccato ieri al fratello Edoardo che ha chiuso come Soffietti al diciottesimo posto. I due sono ovviamente i migliori degli italiani, al momento. Conveniamo con voi che, di solito, non si vince una gara restando al diciottesimo posto, ma nel golf tutto può succedere, specie se una manciata di colpi segna il distacco e la buca per le emozioni può improvvisamente diventare ancora più piccola.

Detto questo a contribuire allo spettacolo ci ha pensato egregiamente ieri il finlandese Roope Kakko che, sospinto anch'egli dal magico carburante di sei birdies e trovandosi già in posizione migliore dei nostri azzurri è arrivato ad insidiare (203) l'argentino Daniel Vancsik ancora al comando (202). Oggi si riparte con la grande volata finale che regalerà al vincitore un assegno di oltre 216mila euro.

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