L’Orchestra sinfonica di Roma conquista piazza del Campidoglio e l’auditorium Pio

Andrea Cuomo

Un’estate in piazza, una tournée in Sud America e, per la prossima stagione, la conquista dell’auditorium di via della Conciliazione. Grandi novità per l’Orchestra sinfonica di Roma della fondazione Cassa di risparmio di Roma, che in soli tre anni e con un’età media dei musicisti di 27 anni, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante come terzo incomodo in una città che prima aveva solo due orchestre stabili laddove, come ricorda il maestro Francesco La Vecchia, «Parigi ne ha nove e Istanbul quattro».
La novità più importante riguarda la prossima stagione sinfonica. Che, dopo i due anni trascorsi al teatro Argentina e la stagione conclusasi ieri al teatro Sistina, si svolgerà all’auditorium di via della Conciliazione, quello che, prima dell’apertura del Parco della Musica, ospitava la stagione sinfonica di Santa Cecilia. Un accordo di tre anni («per ora», si augura Emmanuele Emanuele, presidente della fondazione) che corona un sogno di La Vecchia: «In questa sala sentiremo la vera musica di questa orchestra che finora si è esibita in luoghi non nati per la musica, con un’acustica non perfetta». Il «trasloco» permetterà anche di triplicare il pubblico della stagione sinfonica. All’auditorium Pio si accomoderanno 2mila spettatori moltiplicati per le due date (la domenica pomeriggio e il lunedì sera), consentirà a 4mila spettatori di assistere a ogni concerto. E c’è da giurare che proseguirà la tradizione del tutto esaurito permanente dell’Osr. Anche grazie alla politica dei prezzi bassi (10 euro a concerto, 2 per gli «under 21»). L’auditorium Pio sarà anche ristrutturato per l’occasione. Si parte il prossimo 20 novembre con un programma difficilissimo, il «Tristano e Isotta» di Wagner, a dimostrazione che la giovane compagine diretta da La Vecchia non teme gli ostacoli alti. Il resto del programma (32 concerti diversi) è di altissimo livello, con una particolare predilezione per Mozart, di cui l’anno prossimo si celebrerà il 250° anniversario dalla nascita. Al genio di Salisburgo saranno dedicati tra l’altro una maratona mozartiana e l’opera «Le Nozze di Figaro» che sarà rappresentata all’Argentina dal 29 dicembre al 7 gennaio (con prezzi ad hoc: 30 e 25 euro). La stagione si concluderà a giugno: nei sette mesi di musica sono previsti come al solito ospiti eccellenti: dai direttori Steven Mercurio, Rudolf Barshai, Yeruham Scharovsky e Shlomo Mintz (anche interprete del Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn) ai solisti Radovan Vlatkovic, Aldo Ciccolini, Boris Belkin, Antonio Meneses.
Ma prima della stagione 2005-’06 sentiremo molto parlare dell’Osr nelle prossime settimane: l’orchestra diretta da La Vecchia si esibirà infatti in dieci concerti serali gratuiti in Campidoglio e nella basilica Santa Maria in Ara Coeli con programmi tutti diversi. Appuntamenti molto attesi: l’anno scorso «Roma nel cuore» (così si chiama la rassegna) collezionò 180mila spettatori entusiasti, che resero ogni concerto un evento.

Si parte il 21 giugno in occasione della Festa della musica in piazza del Campidoglio con la sinfonia n° 9 di Beethoven, si chiude il 23 luglio sempre sul colle con musiche di Khaciaturian, Strauss, Ravel, Respighi e Ciajkovskij.

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