Cronache

L’ospedale di vallata? Un sogno. Ma intanto si rifà Villa Scassi

L’ospedale di vallata? Un sogno. Ma intanto si rifà Villa Scassi

Villa Scassi si rinnova e lo fa attraverso la ristrutturazione del reparto di maternità e il nuovo centro di assistenza vulnologica per la cura delle lesioni cutanee difficili. Le principali novità presentate ieri mattina da Renata Canini direttore generale di Asl 3, e dall'assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo, dal direttore di ginecologia e ostetricia Gabriele Vallerino e da Giorgio Lavagnino hanno un comune denominatore: migliorare le attività cliniche rendendole più dignitose. Un rinnovamento partito dal reparto di maternità che ha visto nascere nuovi spazi dedicati alla degenza delle neomamme e delle donne in attesa, che necessitano di ricovero prima del parto, per un totale di 20 posti letto. L'intervento che ha riguardato tutto il terzo piano del padiglione 9, conta oggi moderne attrezzature tecnologiche e un nuovo ascensore monta letti esterno. Le ampie stanze, a uno o due letti dotate di bagno privato e impianto di climatizzazione, permetteranno alle mamme di poter usufruire del «rooming-in»; potranno ossia, avere il proprio bimbo vicino, condividendo l'esperienza con il partner. Nell'ambito del processo di riqualificazione del reparto di maternità, nella parte terminale dell'ala est del piano sono state realizzate anche quattro camere di degenza per le donne che desiderano un rapporto personale privatistico con il proprio medico. «È per noi una grande soddisfazione - spiega Gabriele Vallerino - Questa struttura si inserisce tra le prime in Liguria come numero di parti: parliamo di 1100-1200 donne che decidono di far nascere i loro bimbi qui a Villa Scassi. L'obiettivo è quello di implementare notevolmente il numero delle mamme, attraverso spazi completamente rinnovati, dove i genitori possano condividere insieme questi momenti particolari, abbandonando l'idea del vetro che ti isola da quello che sono i rapporti fondamentali». Ma ieri mattina è andata in scena anche la polemica. Un gruppo di lavoratori aziendali hanno protestato pacificamente: «va benissimo la ristrutturazione del reparto di maternità, ma c'è bisogno di una dotazione organica adeguata ai processi di ristrutturazione che sta compiendo l’Asl 3. Chiediamo che la qualità e la sicurezza dei servizi non scenda, attraverso l'impiego di nuovo personale». L’appello del personale sanitario è stato raccolto dal candidato alle regionali per il Pdl Matteo Rosso che ha promesso un interessamento. L’attenzione si è poi spostata nel centro di assistenza vulnologica per la cura delle lesioni cutanee difficili, attinenti alla chirurgia plastica diretta da Giorgio Lavagnino. Il centro, situato al quinto piano del padiglione 9, svolge un'attività di assistenza centralizzata per i pazienti inviati da altri ambulatori, day-hospital e reparti dell'ospedale. Possono accedervi anche i pazienti esterni tramite prenotazione (sono previsti 10 posti settimanali), e in caso d’urgenza, è possibile presentarsi direttamente. Rispetto al passato è stato triplicato il numero degli ambulatori (da 1 a 3), e ricavata anche una stanza per le visite mediche. «Questa è la dimostrazione che si sta investendo sull'attività clinica degli ospedali del ponente genovesi, per renderli più dignitosi - ha chiarito l'assessore Montaldo - È evidente che in una prospettiva futura si dovranno sostituire questi ospedali; nel frattempo però, visti i tempi lunghi di realizzazione dell’ospedale di vallata, facciamo qualcosa nel frattempo».

«Non nego - ha ribadito Renata Canini - che l'azienda Asl 3 sta lavorando per realizzare un nuovo ospedale di circa 800 posti, ma da qui a lì, Villa Scassi riceverà investimenti e sarà oggetto di ristrutturazione, per rispondere meglio alle esigenze cittadine».

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