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L’Uci minaccia: «Basso rischia 4 anni di stop»

«Basso rischia di essere squalificato per quattro anni: una sospensione di due anni più altri due secondo quanto previsto dal codice adottato dalle squadre del Pro Tour. Per lui sarebbe molto difficile ricominciare». Lo ha detto ieri il presidente dell'Unione ciclistica internazionale, Pat McQuaid, in un’intervista all’agenzia di stampa France Presse: in essa McQuaid riprende gli argomenti trattati già sabato scorso durante il summit tra le federazioni ciclistiche nazionali svoltosi a Milano, tra cui gli strascichi della «Operacion Puerto». Ovvero l’inchiesta della polizia spagnola su un traffico internazionale di sostanze proibite e sacche di sangue per emotrasfusioni, in cui è coinvolto il medico sportivo Eufemiano Fuentes. McQuaid ha accusato di eccessivo garantismo la federazione italiana: «Per combattere il doping abbiamo bisogno che tutti remino nella stessa direzione.

Invece vedo la federazione tedesca che cerca di fare qualcosa per cambiare registro e quella italiana che si arrocca nella difesa di Ivan Basso: io sono dalla parte dei tedeschi, che propongono delle soluzioni».

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