«L’Udc nel 2010 alleata solo dei partiti che stanno nel Ppe»

Il segretario genovese pensa alle strategie per le Europee e le Regionali: sembrano esclusi accordi con Pd e sinistra

«L’Udc nel 2010 alleata solo dei partiti che stanno nel Ppe»

Caro direttore,
La ringrazio per aver dato l'avvio a questo dibattito sull'opportunità di un'eventuale alleanza del Pdl con il nostro partito per le prossime regionali nel 2010.
Innanzitutto per la dovuta chiarezza nei confronti degli iscritti e degli elettori dell'Udc devo ricordare che il nostro partito celebra i congressi, elegge democraticamente gli organi statutari e lì, e solo lì, si prendono le decisioni.
Non posso non dire, venendo alla nostra discussione, che sia un'occasione di spiegare la nostra posizione, vista anche la durezza di alcuni interventi nei nostri confronti.
Voglio con orgoglio ricordare che nel curriculum dell'Udc non ci sono ribaltoni, ma semmai solo coerenza e lealtà nei confronti di coloro che ci hanno dato fiducia sia quando eravamo nella vecchia Casa della libertà sia quando abbiamo deciso, come nelle scorse elezioni, di correre autonomamente.
È sufficiente guardare all'impegno che oggi i nostri consiglieri sia nelle Municipalità, sia in Provincia, sia nei diversi Comuni compreso quello di Genova dimostrano quotidianamente onorando nel migliori dei modi l'intesa sottoscritta con il Centrodestra in occasione delle ultime Amministrative genovesi ed ancora la nostra opposizione al governo Berlusconi mai ideologica, ma sempre equilibrata e fatta di buon senso nell'esclusivo interesse dei cittadini.
Le nostre scelte sono chiare, si muovono nel solco della tradizione culturale e politica della Democrazia Cristiana e traggono ispirazione dalla Dottrina Sociale della Chiesa: difendere l'identità cristiana del nostro Paese significa far fare all'azione politica il salto di qualità necessario per affrontare le sfide che la globalizzazione e la ricerca scientifica, ormai tecnologia, ci pongono di fronte.
La politica non può essere solo economia, anche se il tema è importante, ma deve tornare ad interpretare la vita di ciascuno di noi come qualcosa di più complesso ed articolato. Di qui la ferma convinzione che l'agire politico non possa essere moralmente indifferente, solo un fatto puramente tecnico e strumentale, ma debba avere uno scopo al di fuori di se: la centralità della persona.
Ed in questo fine ultimo sta il «NO» ad una politica verticale e paternalistica, a fusioni «aziendali» tra classi dirigenti, al populismo, alla piazza ed un «SI» deciso ad una politica che abbia un'idea di uomo e la capacità di intercettare ambienti, coglierne le esigenze e, così, attraversare la società; un «SI» deciso alla democrazia parlamentare come forma veramente idonea per recuperare quel patrimonio culturale ed istituzionale che la cultura del '68 ha eroso inesorabilmente nel tempo.
Magari le mie parole sono per i suoi lettori allergeniche, ma credo che non possano essere considerate di sinistra. Forse l'equivoco nasce dalla convinzione o convenienza di qualcuno di ritenere che avere una visione politica ed una concezione di partito diversa dal Cavaliere significhi assiomaticamente essere comunisti. Inutile dire che non condivido; anzi, sono convinto che l'Udc rappresenti una valida risposta per chi - credente o non credente - pensa che certi valori debbano trovare cittadinanza nella vita politica del nostro Paese.
Non soffriamo di sindrome da autosufficienza e certo non siamo manchevoli di buona volontà per confrontarci con chicchessia, pur che il dialogo implichi reciproco rispetto e non arroganza.
L'unica nostra pregiudiziale sono le battaglie di sempre - la difesa della libertà e dignità della persona, la difesa della vita, la famiglia, la libertà di educazione, la sensibilità ai doveri civili - a cui oggi aggiungiamo quella a favore della reintroduzione delle preferenze nella legge elettorale nazionale per ridare dignità al nostro Parlamento.


Partendo da questi valori che non sono in vendita vogliamo costruire alleanze e di programmi insieme a coloro che ci sono più affini come i partiti che, con noi, fanno parte del Partito Popolare Europeo. Questo vale sia per l'elezioni amministrative del 2009 che interesseranno molti comuni della nostra provincia, sia per quelle regionali del 2010.
*Segretario Provinciale Udc

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